Aeroporto, le Rsa dei lavoratori contro il Movimento 5 Stelle

FIRENZE – E’ scontro fra le sigle sindacali dei lavoratori dell’aeroporto di Firenze e il Movimento 5 Stelle. Per la precisione nella persona di Silvia Noferi, capo gruppo a Palazzo Vecchio. Nei giorni scorsi, infatti, Noferi si era espressa dicendo, in sintesi, “di voler inserire nel programma elettorale il ridimensionamento dell’aeroporto di Peretola”.  Parole che […]

FIRENZE – E’ scontro fra le sigle sindacali dei lavoratori dell’aeroporto di Firenze e il Movimento 5 Stelle. Per la precisione nella persona di Silvia Noferi, capo gruppo a Palazzo Vecchio. Nei giorni scorsi, infatti, Noferi si era espressa dicendo, in sintesi, “di voler inserire nel programma elettorale il ridimensionamento dell’aeroporto di Peretola”.  Parole che prima hanno provocato la reazione di Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio, e oggi delle Rsa Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti e Ugl trasporti.

“Le Rsa dell’aeroporto di Firenze, – si legge in una nota – a fronte delle dichiarazioni del capo gruppo del M5S di questi giorni, dichiarazioni che prefigurano un ridimensionamento dell’ aeroporto di Peretola, restano quanto meno sbalordite. Noi riteniamo che sia abbastanza discutibile anche solo ipotizzare uno scenario del tipo proposto dalla Noferi per una azienda florida (101 milioni di ricavi, nei primi 9 mesi del 2018) che, a seguito di una trattativa sindacale di circa 10 mesi, sotto pressione delle organizzazioni sindacali, ha portato alle assunzioni a tempo indeterminato di circa 100 lavoratori, in palese controtendenza con il panorama nazionale e regionale che vede quasi giornalmente la chiusura e/o lo spostamento di azienda all’estero”.

“La proposta della consigliera del M5S – continua il comunicato – appare quindi abbastanza insensata in considerazione delle ripercussioni notevoli sullo sviluppo e sull’ immagine della città. L’ampliamento infrastrutturale e della nuova pista darebbero sollievo a un quartiere composto da numerose migliaia di cittadini. Non tiene conto del fatto che le prescrizioni ambientali (inquinamento acustico e atmosferico) sono state tutte rispettate e che persiste un monitoraggio sistematico imparziale da parte della stessa proprietà di Toscana Aeroporti con un osservatorio di periti e tecnici esperti”.

“Queste sigle sindacali, – conclude – rappresentanti della maggioranza dei lavoratori in aeroporto di Firenze, che sono anche cittadini, caldeggiano, come e forse ancor di più della consigliera del M5S, il rispetto e la tutela della salute della popolazione, cogliendo anche l’importanza dell’occupazione diretta che Toscana Aeroporti ha (circa 900 persone nel complesso del polo aeroportuale toscano) e dell’ indotto (qualche migliaia di lavoratori)”.