Angela Bagni, candidata per un giorno, ha scelto Lastra a Signa: “Resto a fare il sindaco”

LASTRA A SIGNA – Era stato il segretario nazionale del Pd in persona, Matteo Renzi, ad annunciare la sua candidatura alla Camera alle prossime elezioni politiche. Il sindaco di Lastra a Signa, però, Angela Bagni, è di lei che stiamo parlando, candidata è rimasta solo per un giorno. “Avevo accettato la candidatura per spirito di […]

LASTRA A SIGNA – Era stato il segretario nazionale del Pd in persona, Matteo Renzi, ad annunciare la sua candidatura alla Camera alle prossime elezioni politiche. Il sindaco di Lastra a Signa, però, Angela Bagni, è di lei che stiamo parlando, candidata è rimasta solo per un giorno. “Avevo accettato la candidatura per spirito di servizio verso il partito”: queste le sue prime parole dopo l’esclusione. Ma andiamo con ordine. Venerdì scorso, complici anche i meccanismi della legge elettorale che impongono un’alternanza di presenze fra uomini e donne, le hanno chiesto la disponibilità a candidarsi e la Bagni ha detto sì. Per correre nel collegio Toscana 3 (Firenze-Mugello-Empoli), al plurinominale. Ed è stato Renzi a comunicarle che il suo nome sarebbe stato il quarto in lista, ovvero, salvo sorprese, quasi impossibile conquistare un posto a Roma. Ma sempre Renzi ci ha ripensato, ha deciso di puntare per il futuro e non ha voluto sprecare il suo nome per fare da “riempilista”. Insomma Angela Bagni è uscita dalla lista del collegio Toscana 3 che è stato così modificato: non più David Ermini, Laura Cantini, Filippo Sensi e Angela Bagni ma Laura Cantini, David Ermini, Rosa Maria Di Giorgi e Filippo Sensi. Sempre Renzi ha deciso infine che sarà la Bagni a coordinare la campagna elettorale per il collegio dove lui stesso è candidato, l’uninominale del Senato a Firenze. “Ero consapevole che le probabilità di essere eletta fossero poche – ha detto – e grata per il riconoscimento che il segretario Matteo Renzi aveva attribuito al mio lavoro svolto come sindaco. Il giorno successivo, a seguito di nuove attribuzioni a ruoli di capilista, il mio nome sarebbe slittato dal terzo al quarto posto nel collegio dove ero candidata con il rischio di essere eletta e quindi dovere scegliere fra andare in Parlamento e continuare a fare il sindaco in quanto il nostro Comune è sopra i 20.000 abitanti e quindi le cariche non sono compatibili. La mia scelta è stata quella di fare un passo indietro e continuare ad essere il primo cittadino di Lastra a Signa. Detto questo resta la soddisfazione che il segretario del Pd abbia pensato al mio nome per una candidatura così importante, segno del buon lavoro che stiamo svolgendo anche come amministrazione comunale”.