Atto Due al Festival Internazionale a Volterra con “Dalì vs Picasso”

CAMPI BISENZIO – Con lo spettacolo “Dalì vs Picasso” si Fernando Arrabal messo in scena da Manola Nifosì e Sergio Aguirre, sarò lo spettcolo del 7 agosto alle 21.30 al Festival internazionale del Teatro Romano di Volterra. E’ una produzione di AttoDue ed il Festival in prima mondiale e sarà presente l’autore. Fernando Arrabal è […]

CAMPI BISENZIO – Con lo spettacolo “Dalì vs Picasso” si Fernando Arrabal messo in scena da Manola Nifosì e Sergio Aguirre, sarò lo spettcolo del 7 agosto alle 21.30 al Festival internazionale del Teatro Romano di Volterra.
E’ una produzione di AttoDue ed il Festival in prima mondiale e sarà presente l’autore.

Fernando Arrabal è un drammaturgo saggista, regista, sceneggiatore, poeta, scrittore e pittore. Considerato uno degli autori più importanti e completi del XX secolo, Arrabal è spesso visto come l’incarnazione dell’arte contemporanea; è infatti l’unico ad aver collaborato con tutte e tre le icone dell’arte contemporanea: André Breton per il Surrealismo Tristan Tzara per il Dadaismo e Andy Warhol per la Pop art. Le sue opere teatrali sono tra le più rappresentate al mondo. Si tratta di un teatro che porta spesso all’estremo le tematiche del realismo, dell’assurdità dell’esistenza, della patafisica e dell’impegno civile e politico.
Un lavoro importante che riporta Volterra al centro di un interesse internazionale, infatti dopo la prima lo spettacolo debutterà in molti teatri prestigiosi, anche di là dall’Oceano. Il dibattito tra i due grandi della pittura spagnola attraversa momenti drammatici, ma anche divertenti e a volte davvero spiazzanti e si consuma nell’ottantesimo anniversario del quadro “Guernica” di Pablo Picasso.
Dalì e Picasso si confrontano in un dialogo teso e devastante sulle loro due opere emblematiche: costruzione molle con fagioli bolliti e Guernica. Scontro fra Titani. Scontro tra generazioni. Scontro fra padre e figlio. Dalì sceglie Picasso come padre, ne cerca l’attenzione e il riconoscimento per poi poterlo “uccidere”, affascinato dal pensiero freudiano che vede un “eroe” in tutti coloro che “si rivoltano contro l’autorità paterna e la dominano”. E lo scontro si materializza. Campo di battaglia è l’artista e il suo “impegno”: opere che illustrano, documentano, denunciano didascalicamente; oppure opere che rappresentano, interpretano e traducono la realtà in un linguaggio diverso e universale? Parlare del proprio tempo in una lingua fuori dal tempo, tanto da diventare “pericolosi” e “contro”, in questa ambizione di eternità. Le donne, che assistono, sembrano relegate al ruolo stereotipato e passivo di generatrici del desiderio, necessario alla creazione. Ma eccole dettare le regole del gioco, a cui tutti stanno partecipando più o meno consapevoli, e la situazione si ribalta: Dora e Gala, come “deus ex machina”, spostano le pedine sullo scacchiere. Mentre Dalì e Picasso entrano ed escono dai loro quadri in un gioco che trasforma continuamente il paesaggio.
Un gioco che “decontestualizza” gli oggetti per “ricontestualizzarli” alla ricerca delle “risposte”, attraverso le piccole miserie umane, le ambiguità, verso la rivelazione ed il colpo di scena finale.
Tra gli interpreti, oltre ai due registi, ci sono Elena Fabiani e Luigi Monticelli con le scene e maschere firmate da Cristina Conticelli da un’idea de Manola Nifosì, collaborazione alla realizzazione scenografica di Francesca Efesi e i costumi di Alessandra Vadalà.
Per prenotare i biglietti e per altre informazioni, ci si può rivolgere al Consorzio Turistico (0588 87257) e alla Pro Volterra (0588 86150).