“Black Friday”, Confesercenti: “Novembre sempre più nero, per i toscani budget da 281 euro a persona”

FIRENZE – Pubblicità e promozioni dirette a tamburo battente, quote di mercato che “traslocano” dai negozi fisici alle piattaforme online. Molti toscani hanno già deciso di approfittare degli sconti e di fare almeno un acquisto nella settimana del Black Friday, fino al 25 novembre, con un budget medio di circa 281 euro a persona, ma solo il […]

FIRENZE – Pubblicità e promozioni dirette a tamburo battente, quote di mercato che “traslocano” dai negozi fisici alle piattaforme online. Molti toscani hanno già deciso di approfittare degli sconti e di fare almeno un acquisto nella settimana del Black Friday, fino al 25 novembre, con un budget medio di circa 281 euro a persona, ma solo il 29% acquisterà in un negozio di vicinato. È quanto emerge da un sondaggio condotto da Confesercenti Toscana con Ipsos. Pioggia di promozioni, novembre è ormai un black month. Quest’anno il periodo degli sconti si è esteso ben oltre i confini della settimana del Black Friday, con offerte ‘black’ già dal primo novembre, caratterizzata da una campagna pubblicitaria di dimensioni inedite: l’86% dei toscani maggiorenni ha ricevuto un’offerta promozionale diretta, soprattutto via e-mail (79% delle indicazioni), sms (27%), WhatsApp (18%) o telefono (11%). A essere bersagliate soprattutto donne, tra cui l’88% dichiara di essere stata raggiunta da un’offerta.

Acquisti anticipati

Un diluvio di pubblicità e sconti anticipati che ha portato il 27% dei toscani che hanno ricevuto un’offerta ad effettuare già un acquisto. Il budget per il Black Friday. I toscani che hanno già deciso di comprare nella settimana del venerdì nero impiegheranno un budget medio di 281,94 euro a persona, in linea con le altre regioni del centro Italia. Ma la somma media è leggermente più alta al Nord (282,7 euro) ed inferiore al Sud e Isole (232,22 euro). Per quanto riguarda età e genere, i maggiori spenders sono gli over 35 (286,26 euro previsti) e gli uomini (301,81 euro).

Cosa si compra

Protagonisti, questo Black Friday, saranno gli acquisti di prodotti moda. Il 64% degli intervistati, infatti, annuncia l’intenzione di acquistare capi d’abbigliamento, calzature o accessori moda approfittando degli sconti. Seguono elettronica ed informatica, che raccolgono il 57% delle intenzioni di acquisto, ed elettrodomestici – dalle tv alle lavatrici – indicati dal 41%, mentre il 32% cerca prodotti per la casa. Ma c’è anche un 9% interessato ad altri tipi di prodotti, principalmente giocattoli, libri, oggetti da collezione, cosmetici e altri prodotti di profumeria.

Natale anticipato

 Il 57% di chi comprerà al Black Friday dichiara di voler utilizzare l’occasione per acquistare già un regalo per Natale.

Dove si compra

Un travaso che danneggia la rete del retail fisico, visto che il Black Friday si è configurato ormai come un evento soprattutto on line: solo il 29% farà un acquisto in un negozio di prossimità (il 15% in un negozio di vicinato multimarca, il 14% in un negozio monomarca). A fare la parte del leone saranno le piattaforme di e-commerce (64% delle indicazioni), i portali online delle catene multimarca (43%) ma anche l’acquisto direttamente sul sito web dei produttori (29%). Un ulteriore 40% acquisterà anche presso i punti vendita fisici delle grandi catene e il 19% presso supermercati e ipermercati.

Confesercenti Toscana: servono regole per riequilibrare il mercato

“Le promozioni autunnali, ormai pervasive, costituiscono un reale vantaggio per i consumatori o sono solo l’ultimo strumento del marketing? L’unico dato certo, ad oggi, è la ricchezza che emigra dall’Italia attraverso le grandi piattaforme internazionali di eCommerce. Le promozioni del Black Friday e di novembre in generale stanno anticipando il Natale e dirottandolo verso il web, – spiega Nico Gronchi, presidente di Confesercenti Toscana – è dunque lecito chiedersi se occorre garantire maggiore equilibrio di mercato, invece che lasciare tutto così com’è, assistendo, senza intervenire, alla trasformazione e desertificazione delle nostre città, con le vetrine dei negozi oscurate da cartelli affittasi. È un tema che, come Confesercenti Toscana, vogliamo porre con forza. Vogliamo un mercato che tuteli davvero la concorrenza, o preferiamo lasciare che i giganti del web diventino monopolisti magari lasciando che tutto diventi un far west a danno di consumatori e imprese?”.