Calenzano: ha rischiato di non votare a causa di un post su Facebook

CALENZANO – Un commento su Facebook (evidentemente non proprio accattivante agli occhi dei Bersaniani, pare di capire dal racconto che ci è stato recapitato per posta elettronica) avrebbe potuto rischiare di non far votare Alessandro Bessi alle primarie del centrosinistra. Alessandro Bessi, per i più è un emerito sconosciuto, ma evidentemente i volontari del seggio […]

CALENZANO – Un commento su Facebook (evidentemente non proprio accattivante agli occhi dei Bersaniani, pare di capire dal racconto che ci è stato recapitato per posta elettronica) avrebbe potuto rischiare di non far votare Alessandro Bessi alle primarie del centrosinistra. Alessandro Bessi, per i più è un emerito sconosciuto, ma evidentemente i volontari del seggio dove si è presentato domenica scorsa lo conoscono e anche bene.
Al momento dell’iscrizione alla lista elettorale, spiega Bessi, “uno dei volontari ha tirato fuori un foglio con su un commento che avevo lasciato su Facebook – si legge nella lettera – il commento era stato estrapolato da una discussione che contava oltre cinquanta interventi”. Per Bessi tale atteggiamento si è dimostrato scorretto e disonesto e respinge l’accusa di essere berlusconiano.
“Io, elettore di centrosinistra da quando ho diritto di voto – dice < sono stato trattato come un elettore di centrodestra che voleva infiltrarsi. Sul momento sono rimasto spiazzato e imbarazzato”. Dopo essere tornato a casa ha contatto il comitato per Renzi e alle 12.30 è tornato al seggio rassicurato che, in presenza di un loro rappresentate di lista, tutto si sarebbe appianato.
“Mi aspettavo di poter esercitare il mio diritto di voto e anche delle scuse da parte di tutti – dice Bessi . Le scuse non sono arrivate e il presidente del seggio continuava a rifiutarsi di farmi votare”.
Alla fine il voto è stato esercitato ma solo perché il presidente “si è assunto la responsabilità” garantendo per lo stesso Bessi.
“Io non sono stato interdetto da alcun tribunale, pertanto sono io che garantisco per me stesso nel momento in cui decido di firmare una dichiarazione di intenti. La mia firma vale più delle garanzie prestate da terzi, chiunque essi siano”.