Campi Base, una rete di associazioni per i “neet”, i giovani demotivati

CAMPI BISENZIO – A Campi sono 3300 i giovani tra i 18 e i 25 anni, si stima che circa il 15-20% di loro, tra 400 e 600, siano “neet” ovvero demotivati senza interessi. “Neet” è l’acronimo inglese di “Not (engaged) in Education, Employment or Training” che indicare, appunto, coloro che non sono impegnati nel […]

CAMPI BISENZIO – A Campi sono 3300 i giovani tra i 18 e i 25 anni, si stima che circa il 15-20% di loro, tra 400 e 600, siano “neet” ovvero demotivati senza interessi. “Neet” è l’acronimo inglese di “Not (engaged) in Education, Employment or Training” che indicare, appunto, coloro che non sono impegnati nel ricevere un’istruzione o una formazione, non hanno un impiego né lo cercano. Giovani ai margini della società che rischiano, se non coinvolti nel modo più opportuno, di allontanarsi del tutto. Per dare una opportunità ai giovani, e in particolare ai “neet” è stato ideato il progetto Campi Base, un progetto sperimentale finanziato con un fondo regionale di 37mila euro e dove sono a vario titolo partecipano oltre al Comune anche le associazioni Cat e Macramè, gli sportelli Nuove Radici e Spazio Reale.

“Campi Base fa parte del più ampio progetto Toc – dice il consigliere con delega ai giovani, Falco Joannes Bargagli – per l’autonomia giovanile. E’ trasversale e coinvolge gli assessorati alla cultura, allo sviluppo economico e al sociale. E’ importante creare iniziative per quella fascia ‘grigia’ di giovani che non studiano e non lavorano”.

Il progetto Campi Base è stato il vincitore del bando regionale GiovaniSì dedicato ai Neet tra le 17 proposte presentate da altri Comuni. Il progetto, rivolto ai giovani dai 18 ai 29 anni, è sperimentale ed avrà la durata di un anno.

“I neet sono in crescita – dice Livia Bruscaglioni di Cat e coordinatrice del progetto – e secondo la Regione l’aumento dallo scorso anno a quest’anno è del 2%. Con Campi Base gli operatori di strada intercetteranno i ragazzi nelle piazze o nelle strade o nei luoghi di aggregazione per offrire loro alcune opportunità. Il progetto è in più fasi, si parte dall’intercettazione, al tutoraggio individuale che prevede anche colloqui individuali, incontri di gruppo sull’imprenditorialita per analizzare la possibilità di avviare un’attività e poi per arrivare alla fase conclusiva del collegamento con il centro per l’impiego. Il nostro impegno è quello di far in modo che si iscrivano a Garanzia Giovani percorso dedicato ai neet”.

Una “rete” per “catturare” i giovani disorientati e poco interessati per mostrare loro le opportunità presenti sul territorio, seguendo i percorsi per loro più indicati sia per chi è italiano e per chi ha origini straniere. A questo proposito intervengono gli Sportelli Nuove Radici della Pubblica e quello di Spazio Reale che propone anche percorsi gratuiti di lingua inglese.

“Con questo progetto contiamo di raffozare la rete già esistente – dice Alessandro Guarducci di Macramè – ci sono realtà che lavorano con i giovani, sottotraccia e grazie a questo progetto è possibile raffozare la rete e coinvolgere altri soggetti. L’obiettivo è intercettare i giovani demotivati, motivarli e far vivere loro le relazioni”.

Il primo appuntamento sarà il 20 dicembre alle 16 in piazza Fra’ Ristoro: sotto il tendone della Pro Loco sarà creato un punto informativo con animazioni e musica per accogliere i giovani e mostrare loro le strade che si possono percorrere.