Camporella la protesta dei commercianti per la nuova isola anti-sosta

SESTO FIORENTINO – “Non siamo stati avvisati e ora così senza più la possibilità di una sosta anche veloce, rischiamo di chiudere”. Sono i commercianti del centro commerciale naturale di Camporella che manifestano il loro disappunto per la decisione del Comune di creare un’isola con New Jersey in cemento nel centro in viale Primo Maggio […]

SESTO FIORENTINO – “Non siamo stati avvisati e ora così senza più la possibilità di una sosta anche veloce, rischiamo di chiudere”. Sono i commercianti del centro commerciale naturale di Camporella che manifestano il loro disappunto per la decisione del Comune di creare un’isola con New Jersey in cemento nel centro in viale Primo Maggio e di fatto cancellare 5 o 6 posti auto.
Gran parte dei negozi del quartiere si affacciano su viale Primo Maggio, dalla macelleria, al minimarket al bar, ma il provvedimento coinvolge anche l’oreficeria e il negozio di abbigliamento, e quei posti auto, spiegano i commercianti servivano per la sosta veloce dei clienti.
“Adesso diventa tutto più difficile – spiega Sandro, uno dei titolari del Caffè Camporella – credo che prima di arrivare a questo poteva essere fatta una regolamentazione della sosta. Con questo provvedimento cercano di farci chiudere. Noi lavoriamo con le colazioni e i pranzi e questo spazio serviva per la sosta veloce dei nostri clienti. Abbiamo alcuni dipendenti e non possiamo perdere il lavoro”.
Camporella“Un problema è anche il carico e lo scarico – dice Gloria del minimarket – quando arrivano i camion si rischia di bloccare la strada”.
“E poi – dice il titolare della Macelleria Leporatti – dopo l’estate lungo i marciapiedi sono stati aggiunti altri due cassonetti al punto di raccolta dei rifiuti che toglie altro spazio alla sosta. Ma la cosa più grave è che non siamo stati avvisati. Questa mattina molto presto è arrivato un camion ha bloccato tutto e scaricato le strutture per costruire l’isola. Ai vigili abbiamo chiesto chi avesse deciso questo ma non ci hanno risposto. Se avessimo potuto parlarne prima con il Comune forse si sarebbe trovato una soluzione meno penalizzante di questa….”