Caos motorizzazione, giovedì 9 a Prato c’è un consiglio comunale straordinario

PRATO – Un consiglio comunale straordinario sulla Motorizzazione. E’ quello in programma domani. giovedì 9 gennaio, a Prato grazie alla richiesta presentate a novembre dal capo gruppo di Fratelli d’Italia Claudio Belgiorno (nella foto) e sottoscritta da tutti i partiti di opposizione: Lega, Lista Garnie e Lista Spada. Molti gli interventi attesi, a partire dal Direttore […]

PRATO – Un consiglio comunale straordinario sulla Motorizzazione. E’ quello in programma domani. giovedì 9 gennaio, a Prato grazie alla richiesta presentate a novembre dal capo gruppo di Fratelli d’Italia Claudio Belgiorno (nella foto) e sottoscritta da tutti i partiti di opposizione: Lega, Lista Garnie e Lista Spada. Molti gli interventi attesi, a partire dal Direttore della Motorizzazione di Firenze, ai sindaci dei Comuni della provincia di Prato, ai presidenti di Aci, Camera di Commercio, Confindustria Toscana e Confartigianato imprese, Confesercenti, Automobili Club Prato, Federconsumatori, Consorzio Pratese Autoscuole per arrivare ai segretari delle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil. “Dopo essere stato contattato da varie scuole guida del territorio e da altrettanti cittadini che mi hanno esposto il disagio nell’affrontare il rinnovo o l’esame per la patente, – spiega Belgiorno – ho deciso subito di intervenire presentando una richiesta ufficiale al presidente del consiglio e al sindaco. La chiusura della motorizzazione a Prato dal 2012, ha creato un disagio all’intera città e alla rete intorno di aziende che lavorano per tale ufficio. L’accorpamento alla motorizzazione di Firenze è stato un madornale errore che i pratesi ancora oggi stanno pagando. Basti pensare che la media di tempo per prendere una patente a Prato è passata a 6-7 mesi rispetto ai 3 di Pistoia. Non possiamo avere un disservizio, tra l’altro a pagamento, che costringe i nostri ragazzi e adulti a rivolgersi per questo servizio in altre città”. “Che sia l’amministrazione comunale – conclude – a sollecitare il Ministero dei trasporti a per fronte a questa problematica chiedendo un aumento di personale nei loro uffici”.