Censimento permanente della popolazione. Convegno in Prefettura

CAMPI BISENZIO – Sono circa 108.000 le famiglie campione in Toscana (15.000 in provincia di Firenze) coinvolte dal “Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni” che interessa 120 Comuni toscani (di cui 21 in provincia di Firenze). E’ questo uno dei dati emersi nel corso del convegno, organizzato il 14 novembre a Palazzo Medici Riccardi […]

CAMPI BISENZIO – Sono circa 108.000 le famiglie campione in Toscana (15.000 in provincia di Firenze) coinvolte dal “Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni” che interessa 120 Comuni toscani (di cui 21 in provincia di Firenze). E’ questo uno dei dati emersi nel corso del convegno, organizzato il 14 novembre a Palazzo Medici Riccardi dalla Prefettura di Firenze e dall’Ufficio Territoriale Istat per l’Emilia Romagna, la Toscana e l’Umbria, allo scopo di fare il punto sulle potenzialità e prospettive della nuova rilevazione, la cui seconda edizione è stata avviata nel mese di ottobre. Nel corso dell’evento, dal titolo “I benefici informativi del Censimento della popolazione e abitazioni”, si è discusso, in particolare, dell’utilizzo dei dati, della loro condivisione inter-istituzionale e della sensibilizzazione degli stakeholders sul valore rivestito dall’informazione statistica ufficiale come supporto alle istituzioni per avviare politiche economiche e sociali sempre più efficaci.

Questo censimento presenta numerose novità. Innanzitutto diventa permanente in quanto verrà svolto annualmente invece che ogni dieci anni. Inoltre, sarà effettuato intervistando un campione di famiglie e sarà realizzato esclusivamente con modalità digitale. La rilevazione fornirà comunque una fotografia esaustiva della realtà perché, accanto alle informazioni raccolte sul campo presso la popolazione, si avvarrà anche di tutti i dati disponibili nella pubblica amministrazione, attraverso una efficace interazione delle fonti. Si tratta di una evoluzione operativa per venire incontro alla crescente complessità della società e ai suoi repentini mutamenti.

“Il censimento generale è di fondamentale importanza, – ha sottolineato il prefetto Laura Lega – fin da quando è nato con l’Unità d’Italia nel 1861 e così strutturato è andato avanti ogni dieci anni per quindici edizioni fino al 2011. Oggi la strategia di Istat è cambiata, ma ci restituisce ugualmente uno spaccato della vita italiana, essenziale per indirizzare al meglio la governance nazionale e territoriale. Nel quadro di una approfondita conoscenza del nostro Paese e delle nostre comunità, è fondamentale il ruolo dei Comuni per la ricaduta delle politiche locali e per la funzione che svolgono nelle operazioni censuarie, così come quello delle Prefetture in quanto uffici provinciali di censimento”.

Nella “società liquida” di oggi, in rapida trasformazione, la nuova rilevazione permette una fotografia istantanea della realtà, attraverso l’utilizzo di metodi innovativi e con una significativa riduzione dei costi e meno disturbo per le famiglie, aumentando al contempo la qualità e quantità dell’offerta statistica . E’ il frutto di un lavoro intenso che ha visto interagire la macchina organizzativa dell’Istat insieme alle istituzioni, alle Prefetture, ai Comuni e accanto a loro le famiglie. Si comincerà a vedere il risultato di questo gioco di squadra alla prima restituzione dei dati, prevista tra dicembre e gennaio.