Cgil Toscana “Tpl, sistema tariffario da rivedere”

FIRENZE – Sistema tariffario per il trasporto pubblico locale da rivedere: è quanto sostengono Mario Fuso e Maurizio Brotini della Cgil Toscana aggiungendo che “investire sul Tpl è necessario e se gli investimenti vanno coperti per almeno il 35% dai ricavi dei biglietti intervenire si doveva”. E’ apprezzabile, prosegue la nota della Cgil Toscana “l’impegno […]

FIRENZE – Sistema tariffario per il trasporto pubblico locale da rivedere: è quanto sostengono Mario Fuso e Maurizio Brotini della Cgil Toscana aggiungendo che “investire sul Tpl è necessario e se gli investimenti vanno coperti per almeno il 35% dai ricavi dei biglietti intervenire si doveva”.

E’ apprezzabile, prosegue la nota della Cgil Toscana “l’impegno della Regione per rendere omogenei tanto il servizio quanto la tariffa in tutta la regione. Ciò non toglie che il nuovo sistema tariffario in vigore dal 1 luglio vada corretto per le fasce più deboli, anziani, lavoratori dipendenti e disoccupati, comprendendo gli studenti di ogni ordine e grado”.
L’obbiettivo comune e condiviso, prosegue la nota della Cgil Toscana, è “quello di incentivare il servizio del trasporto pubblico, affinché si affermi una scelta ecologica, più vicina ai bisogni dei cittadini e maggiormente sostenibile dal lato dei costi per gli utenti più deboli, riteniamo necessario andare oltre le decisioni già assunte attraverso una contrattazione sociale che veda coinvolti tutti i livelli istituzionali interessati assieme alle organizzazioni sindacali ed ai rappresentanti dei consumatori”.

Secondo Cgil Toscana “lo si può fare quantomeno sugli abbonamenti e sulla bigliettazione multipla/elettronica, attraverso il concorso della programmazione regionale e dei possibili interventi economici diretti delle singole amministrazioni comunali. Qualcosa del genere è già avvenuto a Firenze per gli studenti universitari e si tratta, in questo caso, di studiarne l’estensione a Pisa e a Siena.

Queste misure tuttavia corrono il rischio di essere insufficienti e non pienamente adeguate. Da rivedere sono gli abbonamenti extraurbani. La bigliettazione multipla/elettronica scontata rispetto al biglietto unico oggi esiste solo un biglietto da 10 corse a 14 euro a differenza dell’offerta più ampia del passato e non va bene”.

“Riteniamo – concludono Fuso e Brotini – perciò utile e necessario un confronto con Regione e Comuni su queste criticità che dovrebbero essere affrontate nella direzione di vantaggi per tutta l’utenza debole, allargando l’utenza stessa, incentivando così il trasporto pubblico e, in questo modo, aumentando i volumi dei ricavi della bigliettazione”.