Confartigianato Firenze: “No a ulteriori pedaggi per i mezzi pesanti, pronti a far sentire la nostra voce”

FIRENZE – La delibera della giunta regionale 1142, adottata nella seduta dello scorso 8 novembre, ha avviato il percorso giuridico che porterà alla costituzione di una nuova società che in futuro dovrebbe gestire le infrastrutture stradali essenziali per il traffico regionale, a partire dalla Fi-Pi-Li.  La vicepresidente di Confartigianato Imprese Toscana con delega alle infrastrutture […]

FIRENZE – La delibera della giunta regionale 1142, adottata nella seduta dello scorso 8 novembre, ha avviato il percorso giuridico che porterà alla costituzione di una nuova società che in futuro dovrebbe gestire le infrastrutture stradali essenziali per il traffico regionale, a partire dalla Fi-Pi-Li.  La vicepresidente di Confartigianato Imprese Toscana con delega alle infrastrutture Michela Fucile ha così commentato il provvedimento: “ Purtroppo la delibera menziona l’introduzione di una forma di pedaggio per i mezzi pesanti. Esprimiamo pertanto la nostra contrarietà a questa ipotesi e al metodo con cui si è arrivati a questo atto senza consultare le categorie economiche. Le imprese del trasporto merci, dopo l’obbligo del controllo green pass, potrebbero subire ulteriori penalizzazioni in un momento critico”.

“E’ una grave mancanza di rispetto per tutto l’autotrasporto regionale quello che è stato deliberato, – aggiunge il presidente di Confartigianato Trasporti Toscana Roberto Tegas – il pagamento di ulteriori pedaggi colpirà non solo le imprese del settore autotrasporto, ma tutto l’indotto industriale, commerciale, artigianale e sociale della Toscana. È inaccettabile che la categoria non sia stata nemmeno coinvolta per un confronto su una tematica così vitale, con i costi che stanno salendo alle stelle, i rincari delle materie prime, questo altro balzello penalizza ancora una volta l’autotrasporto. Valuteremo come categoria il da farsi. Abbiamo cercato come sempre la strada del dialogo, ma non è bastato. Con le difficoltà che le aziende stanno attraversando in questo momento, la scelta della Regione Toscana e del suo presidente ci porterà inevitabilmente a valutare azioni forti per far sentire la nostra voce ”.