Consiglieri di minoranza “perchè non si può parlare in commissione con i tecnici di Terna?”

SESTO FIORENTINO – “Perchè non si può parlare con i tecnici di Terna in Commissione?” è la domanda che si pongono i consiglieri dei gruppi di opposizione (ICS-Insieme Cambiamo Sesto, PD, Forza Italia, M5S) dopo che è stata bocciata la richiesta presentata dalla sesta commissione consiliare di garanzia e controllo, la cui presidente è Sara […]

SESTO FIORENTINO – “Perchè non si può parlare con i tecnici di Terna in Commissione?” è la domanda che si pongono i consiglieri dei gruppi di opposizione (ICS-Insieme Cambiamo Sesto, PD, Forza Italia, M5S) dopo che è stata bocciata la richiesta presentata dalla sesta commissione consiliare di garanzia e controllo, la cui presidente è Sara Martini. La sesta commissione, per legge, è l’organi presieduto dalle minoranze.

“È  una vicenda che vede coinvolti sia forze politiche che cittadini – spiega il capogruppo del PD Lorenzo Zambini – La vicenda è  quella degli alberi di viale XX Settembre. Alcune settimane fa i membri della terza commissione hanno richiesto di invitare i tecnici di Terna in audizione alla commissione, visto che in passato già erano stati presenti soggetti terzi (come l’Imam per parlare della Moschea e tecnicii di Toscana Aeroporti). La nostra richiesta è stata declinata e i tecnici non sono stati chiamati dalla commissione. Così la sesta commissione presieduta da Sara Martini ha invitato i tecnici di Terna all’audizione che hanno accettato di partecipare. La richiesta è partita, ma a questo punto i due capigruppo della maggioranza Jacopo Madau e Andrea Guarducci hanno prima comunicato che i loro gruppi non avrebbero partecipato e poi hanno minacciato la mozione di sfiducia a Sara Martini presidente della sesta commissione se non avesse revocato la seduta. Troviamo grave questo atteggiamento. E allora ci chiediamo: perché non si può parlare con i tecnici di Terna?”

“La sesta commissione è quella di vigilanza e garanzia – dice Serena Terzani di ICS – e l’atteggiamento da parte della maggioranza è di una mancanza di rispeto delle minoranze. Sul viale XX Settembre è un viale che ha una sua identità. Con il taglio degli alberi è stato fatto uno scempio che poteva essere evitato e adesso abbiamo saputo che dovranno essere tolte anche le altre piante e ci chiediamo perché visto che il viale sarà messo a senso unico. Quello è un viale che ha una sua identità precisa a partire dal quando Ginori lo aveva alterato per la fabbrica. Non a caso la Soprintendenza era intervenuta l’8 di marzo in conferenza dei servizi chiedendo espressamente che venisse inserito all’interno del Piano strutturale di Sesto tutti i viali e le vie e le piazze che hanno oltre 70 anni”.

“Questa penosa e imbarazzante vicenda nasce con una determinazione la 1395 del 23 novembre del 2018 – dice la capogruppo di Forza Italia Maria Tauriello – dove è  stato scritto un oggetto forviante, dove riportava ‘servizi di manutenzione degli alberi di viale XX Settembre’ questo oggetto è sbagliato rispetto al testo dove cita di abbattere gli alberi. Questo è il primo punto da cui è partita la storia.

I consiglieri di opposizione non vogliono avere il ruolo, dicono di “mero decoro democratico”, ma svolgere il loro ruolo. “La mancata convocazione – aggiunge Terzani – ci sembra inverosimile e antidemocratico. La sesta commissione è uno strumento di controllo, vigilanza e garanzia dato dalla legge non a caso dato alle minoranze. Questo atteggiamento dimostra che all’interno di questa amministrazione c’è una mancanza di dialogo e di rispetto per quello che chiedono le minoranze. Le minoranze avevano per la terza commissione Terna e Terna non è stata convocata. Perché non si vuole ascoltare Terna?”.

“Ci troviamo di fronte ad una amministrazione autoritativo e non partecipativo – dice Tauriello – Siamo abituati in consiglio a sentire affermazioni come: siamo autosufficienti e non abbiamo bisogno delle opposizioni e questa è una affermazione grave che fa saltare dalla sedia chiunque. La commissione garanzia e controllo viene efinita inutile ed offensiva. I cittadini oggi sono informati ed è  giusto che possono chiedere chiarimenti. Aver negato anche questo strumento  ci lascia il dubbio che ci sia qualcosa che non vuol essere approfondito”.

Il consigleire del Movimento 5 Stelle Pietro Cavallo sottolinea che “in tutti questi anni abbiamo chiesto di usare i locali del comune come la sala dei consiglieri per incontri serali, ma ci sono sempre stati negati”.

“Noi rappresentiamo oltre il 70% della cittadinanza dei sestesi – dice il consigliere del PD Marco Calzolari – la questione è come la maggioranza che amministra oggi questo comune si rapporta con i cittadini soprattutto quando i cittadini vogliono avere maggiore chiarezza. Se guardiamo il programma del sindaco si legge: favorire la partecipazione è uno dei nostri obiettivi principali, aiutare la città a discutere e confrontarsi con le scelte dell’amministrazione comunale è un valore da difendere e incoraggiare. Il percorso scelto da parte dell’amministrazione è legittimo, non c’è niente che va contro la legge, ma la domanda che ci poniamo è questa: quando il sindaco scriveva questo nel programma elettorale ci credeva davvero o è un corollario alla democrazia minima indispensabile?”

“È una questione politica – dice Sara Martini del PD e presidente della VI commissione – che si intreccia con l’aspetto del regolamento. Per tutelare tutti ho chiesto all’ufficio di presidenza del Consiglio comunale l’interpretazione dell’articolo 36. Ho saputo che c’è stata una una discussione all’ufficio di presidenza e in conferenza di capigruppo. Al momento non ho ricevuto personalmente in forma scritto l’interpretazione che è stata data. Mi è stato detto della mozione di sfiducia nei miei confronti, credo sia rivolta a tutte le forze di minoranza. Sicuramente questa vicenda pone l’attenzione sul fatto che le disposizioni regolamentari sul funzionamento della sesta commissione avranno bisogno di una revisione”.