Conte “resiste” alle Regioni e nella notte firma il nuovo Dpcm

PIANA FIORENTINA – Il premier Giuseppe Conte resiste all’ultimo pressing delle Regioni e, a tarda notte, firma il Dpcm che istituisce un regime di chiusure differenziate a seconda della fascia di rischio contagio alla quale appartiene una regione. Poche le concessioni dell’esecutivo alle Regioni, con un appendice: il capitolo ristori che, su pressing dei governatori, […]

PIANA FIORENTINA – Il premier Giuseppe Conte resiste all’ultimo pressing delle Regioni e, a tarda notte, firma il Dpcm che istituisce un regime di chiusure differenziate a seconda della fascia di rischio contagio alla quale appartiene una regione. Poche le concessioni dell’esecutivo alle Regioni, con un appendice: il capitolo ristori che, su pressing dei governatori, Conte sarà costretto ad allargare rispetto alle previsioni di qualche ora fa. In una lettera inviata da Boccia e dal titolare della salute Roberto Speranza alle Regioni i due ministri rispondono ai rilievi inviati sul Dpcm. Sull’elaborazione dei dati – decisiva per stabilire in quale fascia di rischio collocare una regione – il decreto “garantisce il coinvolgimento” delle Regioni stesse, spiega il governo. Non solo, infatti, i governatori partecipano alla cabina di regia sull’emergenza sanitaria ma nel Dpcm si precisa che il ministero della Salute emetterà le ordinanze di chiusura “sentiti” i presidenti delle Regioni, si sottolinea nella lettera. La missiva, sulla richiesta di ristori, assicura: il decreto sarà varato in settimana, le erogazioni saranno “tempestive”. Confermate, per quanto riguarda la nuova “stretta” le anticipazioni date nella giornata di ieri.