Convegno in sala consiliare con Ferraro: il Pd replica a Gandola

CAMPI BISENZIO – Non si placano le polemiche sull’incontro di lunedì prossimo, 17 marzo, in sala consiliare organizzato dal Pd di Campi Bisenzio. Un incontro sul tema delle carceri italiane a cui sono stati invitati a parlare Enzo Brogi (consigliere regionale Pd), Franco Corleone (garante dei detenuti in Toscana) ma soprattutto Salvatore Ferraro (autore del […]

CAMPI BISENZIO – Non si placano le polemiche sull’incontro di lunedì prossimo, 17 marzo, in sala consiliare organizzato dal Pd di Campi Bisenzio. Un incontro sul tema delle carceri italiane a cui sono stati invitati a parlare Enzo Brogi (consigliere regionale Pd), Franco Corleone (garante dei detenuti in Toscana) ma soprattutto Salvatore Ferraro (autore del libro “La pena visibile”), co-imputato, come molti ricorderanno, per l’omicidio di Marta Russo, la ventidueenne studentessa di giurisprudenza uccisa da una pallottola il 9 maggio 1997 nei viali della Sapienza a Roma. Nei giorni scorsi era stato il capo gruppo di Forza Italia, Paolo Gandola, a entrare “a gamba tesa” sull’evento chiedendo la revoca della concessione della sala consiliare. A replicare oggi è stata Rosa Anna Lombardo, segretario del Pd campigiano (nella foto): “Forza Italia non si smentisce e Gandola per essa. Garantisti o giustizialisti secondo quello che di volta in volta “gli fa comodo”. Non esitano a invocare qualsiasi protezione o immunità pur di difendere dai “magistrati cattivi” il loro leader e i tanti parlamentari finiti sotto indagine (qualcuno perfino in galera) per gravi reati, si scandalizzano (chi sa poi perchè) quando si pone in discussione la questione, fondamentale in uno stato di diritto, della pena e del modo di applicarla”. “Non intendiamo certo con questa iniziativa entrare nel merito della condanna a Ferraro, che è stato giudicato dalla magistratura preposta. Intendiamo – ha aggiunto – dare il nostro modesto contributo a una battaglia di civiltà perchè la pena, ancorchè inflitta ai colpevoli, sia ispirata al senso di umanità come prevede la costituzione e come ci insegna la nostra civiltà giuridica: l’Italia è la patria di Beccaria. Merita un plauso Ferraro, che comunque ha scontato la sua pena ed è quindi ormai un cittadino con pieni diritti, per la scelta di testimoniare, con la propria personale esperienza, le condizioni in cui le pene si scontano. Mette tristezza piuttosto pensare che lui lo può fare perchè è un uomo colto e ha gli strumenti per farlo ma i tanti disperati che si sono trovati o si trovano nelle medesime condizioni sono costretti purtroppo a subire in silenzio”.