Dalle colline in città per ripararsi dal freddo: una volpe si rifugia nella chiesa vicino all’Ospedale di Santa Maria Nuova

FIRENZE – Ci sono storie che meritano sempre di essere raccontate. Per la loro bellezza ma anche per la “stranezza” che le caratterizza. Come in questo caso, cn un animale, una volpe, che cerca riparo in un luogo, per le sue “abitudini”, decisamente insolito. La volpe, infatti, che adesso è già libera sulle colline fiorentine, […]

FIRENZE – Ci sono storie che meritano sempre di essere raccontate. Per la loro bellezza ma anche per la “stranezza” che le caratterizza. Come in questo caso, cn un animale, una volpe, che cerca riparo in un luogo, per le sue “abitudini”, decisamente insolito. La volpe, infatti, che adesso è già libera sulle colline fiorentine, forse a causa del freddo pungente di questi giorni, aveva trovato riparo e trascorso la notte niente meno che nel matroneo della chiesa di Sant’Egidio, situata al centro del porticato dell’Ospedale Santa Maria Nuova, nel centro di Firenze.

Strani rumori avevano attirato l’attenzione e, dopo un sopralluogo accurato, si era pensato alla presenza di una persona forse in cerca di rifugio proprio per il freddo intenso. “Con grande sorpresa, invece, – racconta il presidente della Fondazione Santa Maria Nuova, dottor Giancarlo Landini – abbiamo scoperto che si trattava di una volpe probabilmente in cerca di un rifugio sicuro e di cibo. Ormai ci stiamo sempre più abituando alle visite di questi animali in città che diventano frequenti nei periodi in cui siamo zona arancione: la quasi totalità dell’assenza delle persone le invita a circolare indisturbate alla ricerca di cibo”.

Immediato l’intervento degli operatori del servizio di igiene urbana e veterinaria diretto dal dottor Enrico Loretti che si sono recati sul posto per catturare l’animale il quale, dopo un brevissimo ricovero, e i necessari controlli nella struttura, è stato liberato: “Si tratta di un animale adulto e sano, – ha detto Loretti  nessun rischio: non può trasmettere alcuna malattia. L’abbiamo liberata in un habitat più idoneo dopo averla valutata e sfamata. Non è una novità, ormai, per noi, che  venga segnalata la presenza di volpi in città. Quasi tutte le aree verdi sono abitate da questi animali e in fondo, in periodo di lockdown e di ridotta circolazione notturna, non è impossibile avventurarsi dalla campagna alla città per questi animali in pochi minuti. Il rischio e la cosa da evitare assolutamente è cercare un contatto e creare presupposti per una loro maggiore confidenza con l’uomo come per esempio abbandonando cibo o tentare di catturarli”.