D’Elia (Gruppo Misto) “In 92 ricevono il reddito di cittadinanza, ma non vengono impiegati”

CALENZANO – “Sono 92 le persone che a Calenzano ricevono il reddito di cittadinanza” è quanto afferma in una nota il consigliere del Gruppo Misto Americo D’Elia ricordando che il dato è stato fornito dall’assessore Stefano Pelagatti in risposta al consigliere che aveva presentato l’interrogazione a risposta scritta sul reddito di cittadinanza e l’inclusione sociale mediante […]

CALENZANO – “Sono 92 le persone che a Calenzano ricevono il reddito di cittadinanza” è quanto afferma in una nota il consigliere del Gruppo Misto Americo D’Elia ricordando che il dato è stato fornito dall’assessore Stefano Pelagatti in risposta al consigliere che aveva presentato l’interrogazione a risposta scritta sul reddito di cittadinanza e l’inclusione sociale mediante il patto per il lavoro. “La cosa grave – prosegue nella nota D’Elia – è apprendere che ad oggi nessuno di essi viene impiegato”.

La normativa, precisa il consigliere nella nota, prevede che “il beneficiario è tenuto ad offrire nell’ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale la propria disponibilità per la partecipazione a progetti a titolarità dei comuni, utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, da svolgere presso il medesimo comune di residenza, mettendo a disposizione un numero di ore compatibile con le altre attività del beneficiario e comunque non inferiore al numero di otto ore settimanali, aumentabili fino ad un numero massimo di sedici ore complessive settimanali con il consenso di entrambe le parti”.

“Secondo il Comune – afferma D’Elia nella nota – la colpa è del Ministero che non accredita l’amministrazione al portale che permette di accedere ad eventuali patti d’inclusione  ma riteniamo assurdo che il Comune continui invece a stipulare convenzioni costose come appunto quella della riapertura del parco del Neto a settembre 2019 dove ha preferito stanziare 16.000 euro di fondi comunali per pagare associazioni del territorio per la sola sorveglianza del parco senza prima interessare queste 92 persone che dovrebbero farlo gratis. La legge è chiarissima, queste persone devono offrire la propria disponibilità e per tanto le invitiamo a recarsi dall’assessore per chiedere di essere inseriti in percorsi sociali utili alla collettività”.