Democratici per Sesto. L’intervento di Andrea Santoni con il quale dà l’addio alla lista civica

SESTO FIORENTINO – Ecco l’intervento integrale di  Andrea Santoni al consiglio comunale del 28 novembre nel corso del uqale ha praticamente annunciato la fuoriuscita dal gruppo della lista civica Democratici per Sesto. “Un intervento,una scelta non facile,come non è stata facile quella di cinque anni fa. Non facile cinque anni fa perché ruppi con il […]

SESTO FIORENTINO – Ecco l’intervento integrale di  Andrea Santoni al consiglio comunale del 28 novembre nel corso del uqale ha praticamente annunciato la fuoriuscita dal gruppo della lista civica Democratici per Sesto.
“Un intervento,una scelta non facile,come non è stata facile quella di cinque anni fa.
Non facile cinque anni fa perché ruppi con il Gruppo consiliare e di conseguenza con il partito (il PD-2007) in cui, partendo dal PCI nel ’68 avevo militato, ruppi con un voto di astensione sul Bilancio..sul Piano delle Alienazioni..per allora una novità.. o meglio , non un’assoluta novità,.. si erano già vendute (alienate) cabine ENEL, vecchi manufatti, pezzetti di terreno, ma non c’era mai stato un Piano organico di dismissione…Ma la crisi era alle porte, c’erano stati i primi tagli agli Enti Locali e lo Stato diede la facoltà ai Comuni di alienare…terreni, beni immobili- ecc,l’elenco lo conosciamo, ben inteso (patrimonio disponibile) Voto di astensione dicevo, a cui seguirono conflitti, duri, all’interno e fuori del Gruppo
Conflitti, incomprensioni che portarono alla nascita della Lista civica, l’espulsione dal partito, la campagna elettorale..difficile… non era facile spiegare le motivazioni per dare il voto ad una lista civica, non mi riuscì a convincere neppure mio padre che restò fedele al PD…, le elezioni con 7 candidati a Sindaco con la conseguente frantumazione dei Gruppi consiliari, i risultati inaspettati per la Lista civica, l’ingresso in Consiglio comunale..all’opposizione, anni difficili, almeno per quanto mi riguarda.
Anni, sul principio, fatti di scontri anche durissimi, di recriminazioni , di proposte spesso ignorate..l’avvio di un dialogo più volte iniziato e altrettante volte interrotto…ancora i tempi non erano maturi… L’abbandono inaspettato di Massimo, il mio ingresso in Consiglio (e, anche se no l’ho  dato a vedere, con una certa emozione), più volte la sensazione di trovarmi dalla parte sbagliata,..dall’altra parte tante persone con le quali avevo condiviso, per anni, dei progetti,..dei valori,..un percorso..
Poi altri tentativi di superare vecchie ruggini e contrapposizioni che, a dire il vero, andavano sempre più sfumando avvicinandosi alla fine del mandato…
Nel frattempo c’erano state le primarie del PD , poi le elezioni politiche, la disaffezione crescente dei cittadini verso la politica, i partiti, l’affermazione anche a Sesto del 5 STELLE, una crisi politica, economica e sociale che il nostro Paese non aveva mai conosciuto.. e che non sembra aver fine…con ripercussioni tremende sul nostro tessuto sociale ed economico.
La nascita… e sono arrivato quasi alla fine, del Movimento di Opinione organizzato Sesto 2014, l’adesione di alcuni componenti della Lista civica al Movimento e, da parte mia, l’ennesima presa di distanze..  gli ennesimi conflitti .. e  viene da chiedersi se la lista civica potesse rimanere unita , avviandone il superamento con un progetto politico all’interno di un partito e non lasciando spazio ai condizionamenti dovuti a vecchie ruggini o a personalismi di varia natura, oppure se il suo destino fosse oramai segnato da tempo … ma questa è un’altra questione.
Tornando all’intervento di oggi…Ritengo che, almeno per quanto mi riguarda, si sia concluso il mio percorso  politico all’interno  della Lista civica dei Democratici per Sesto e che si sia esaurita la sua funzione, e dunque la ragione di continuare nell’esperienza politica. E se l’obiettivo dichiarato era il ricambio della classe politica attraverso una lista di canditati provenienti dalla società civile nell’ottica di un rinnovamento del rapporto fra pubblica amministrazione e cittadinanza, un rapporto basato su una maggiore trasparenza d’azione ed informazione, di partecipazione,..credo che oramai siano venute a mancare le motivazioni che ne hanno determinato la formazione e che dobbiamo tornare tutti con i piedi per terra, abbandonando le schermaglie politiche per affrontare, insieme, tutte le questioni che interessano la nostra comunità, il nostro territorio.
I problemi del nostro Paese, del nostro comune, sono troppi per lasciarsi andare alle recriminazioni ed alle divisioni, occorre l’aiuto di tutti per realizzare il cambiamento, che prima che politico dovrà diventare culturale.. per i cittadini, per le organizzazioni politiche e per la pubblica amministrazione.
Credo che, come hanno avuto a dire il Sindaco, il Capogruppo del PD e la consigliera Sanquerin, Segretaria riconfermata del PD, sia nei loro interventi sul Bilancio di previsione 2013, sia soprattutto nell’avvio del percorso del PD verso le elezioni amministrative con il documento “Verso il 2014″, ci siano gli spazi e le opportunità per ritrovarsi in un progetto comune sull’idea di società e di città che vorremmo costruire per il prossimo futuro, ricercando soluzioni  condivise, alle quali aggiungere il valore delle singole persone…senza confondere i NOMENKLATI con i meritevoli, con le persone capaci..che siano in grado di promuovere un vero rinnovamento culturale e istituzionale…rivitalizzando e riorganizzando l’assetto politico e amministrativo.Occorre anzitutto un cambiamento generazionale, anche perché è giusto che i giovani tornino ad essere protagonisti delle scelte che li riguardano e anche perché dovrebbe essere normale passare il testimone …. Ovviamente se non si hanno secondi fini, se non si è mossi da personalismi, se non si è fatto della politica una fonte insostituibile dei propri piccoli o grandi profitti o la ragione esclusiva della propria esistenza.
Ora..occorre davvero voltare pagina..occorrono nuovi progetti, nuove idee, passione… e tanto, tanto impegno. Ma occorre unità…C’è da riconquistare la fiducia dei cittadini, c’è da sconfiggere l’astensionismo, i Movimenti vecchi e nuovi, c’è da battere il centrodestra..
Ma come ho detto all’inizio non è facile concludere un’esperienza durata 5 anni,… sia per il rispetto dovuto ai compagni di viaggio, sia per quei cittadini che nel 2009 hanno votato per la Lista civica.. E credo infine, e concludo , che, arrivati al capolinea, oramai mancano pochi mesi alle prossime amministrative, sia arrivato il momento e che sia giusto interrogarsi su quale senso abbia avuto, fino ad oggi, l’esperienza politica della Lista civica dei Democratici per Sesto e quale senso abbia ancora continuare in quell’esperienza.Personalmente credo che sia stata un’ esperienza importante quella di aver attratto cittadini da aree diverse, trasversali, delusi dalla politica dei partiti, l’aver sperimentato che è possibile stare insieme senza farsi condizionare dalle appartenenze… e che una qualche contaminazione l’abbia avuta, offrendo, soprattutto nella fase iniziale, spunti di discussione e confronto….così come sul fronte del controllo…ma, finita quella fase, ora è opportuno che ognuno torni alla sua identità. Anche perchè quell’alleanza,  civica e politica che ha dato vita all’esperienza dei Democratici per Sesto  aveva, ed ha tutt’ora, una serie infinita di contraddizioni che, per quanto mi riguarda, non sono piu’ sostenibili… non ci sono più…
Non penso che ,oggi, le differenziazioni e le contraddizioni siano  un bene. Le esperienze dei movimenti civici degli ultimi dieci anni ci hanno insegnato che spesso le differenze sono una grande ricchezza, se vivono nel segno della contaminazione e nella chiarezza dei progetti, degli obiettivi da realizzare. Ma quando queste differenziazioni, non riescono a valorizzare i percorsi, i progetti, ma al contrario li annullano, pretendendo di intraprenderne di nuovi, allora meglio che ognuno torni ad essere quello che è …. quello che è sempre stato.
Per le priorità che vengono espresse dalla propria comunità, per cultura politica, infine per storia personale.
E poi, come dice un proverbio arabo e sui proverbi gli arabi sono imbattibili, Una mela non cade mai troppo lontano dal suo albero”.