Farmacie. Calzolari (PD) “Sulla fuga dei medici: dichiarazioni superficiali da parte della direttrice”

SESTO FIORENTINO – Dopo che 5 medici che avevano l’ambulatorio in piazza IV Novembre all’interno della struttura della farmacia di via Cavallotti hanno scelto di andarsene, e dopo che ci sono state le lamentele da parte di alcuni cittadini, si è riunita la commissione consiliare per discutere dell’Azienda Farmacie e Servizi spa. La VI Commissione […]

SESTO FIORENTINO – Dopo che 5 medici che avevano l’ambulatorio in piazza IV Novembre all’interno della struttura della farmacia di via Cavallotti hanno scelto di andarsene, e dopo che ci sono state le lamentele da parte di alcuni cittadini, si è riunita la commissione consiliare per discutere dell’Azienda Farmacie e Servizi spa. La VI Commissione consiliare si è tenuta ieri pomeriggio.
“Quando abbiamo deciso di convocare la Commissione Garanzia e Controllo per capire più nel dettaglio cosa stesse succedendo nell’Azienda Farmacie e Servizi Spa – afferma Marco Calzolari, consigliere comunale del PD – speravamo che un incontro con la nuova direttrice avrebbe chiarito i nostri dubbi e calmato le nostre preoccupazioni. Mai e poi mi sarei aspettato di assistere a dichiarazioni al limite del surreale dette con tanta superficialità dalla nuova direttrice, che è arrivata a sostenere che la fuga di 5 medici dagli ambulatori di Afs rappresenti per l’Azienda un’opportunità di crescita”.
“Come se non bastasse il fatto che la fuga di 5 medici massimalisti (ovvero con 1.500 pazienti ciascuno) rappresenti un disagio per un numero significativo di pazienti, nella Commissione di ieri non è stata nemmeno data una motivazione valida che ha portato la nuova direttrice a decidere di ristrutturare gli ambulatori negli ultimi mesi dell’anno, ovvero nel momento di picco di vaccinazioni e influenze – continua Calzolari – Grossa preoccupazione, inoltre, la desta il fatto che ad oggi non è stato fatto nemmeno un calcolo approssimativo sulle ricadute economiche ma non solo che la scelta di questi medici di abbandonare gli ambulatori avrà su Afs. In tutto questo era così necessario e urgente spendere, ad esempio, 160.000 euro per un robot?”.
“Se a tutto questo si aggiunge il fatto che ai medici che prima dell’inizio dei lavori avevano sollevato perplessità su tutto questo non è stata nemmeno prospettata una soluzione alternativa, credo che ulteriori commenti siano superflui -conclude Calzolari – Le farmacie pubbliche svolgono un ruolo sociale di fondamentale importanza e la speranza è che in qualche maniera si riesca a ricucire questo strappo perché alla fine chi ci rimette sono sempre i pazienti, ma la Commissione di ieri ahimè lascia spazio a poche speranze”.