Fisco, Flash mob di Fratelli d’Italia a Firenze a difesa di imprese e partite Iva: “Scadenza il 16 novembre è una vessazione”

FIRENZE – Un flash mob a favore di imprese e partite Iva. E’ quello che si è svolto questa mattina, organizzato da Fratelli d’Italia, di fronte alla sede dell’Agenzia delle entrate a Firenze. Erano presenti Francesco Torselli, presidente del gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Gabriele Veneri, consigliere regionale di FdI, Alessandro Draghi, capo gruppo […]

FIRENZE – Un flash mob a favore di imprese e partite Iva. E’ quello che si è svolto questa mattina, organizzato da Fratelli d’Italia, di fronte alla sede dell’Agenzia delle entrate a Firenze. Erano presenti Francesco Torselli, presidente del gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Gabriele Veneri, consigliere regionale di FdI, Alessandro Draghi, capo gruppo in Palazzo Vecchio, Paolo Marcheschi, FdI Firenze,  Angela Sirello, capo gruppo nel consiglio del Quartiere 5, e Simone Sollazzo, capo gruppo nel consiglio del Quartiere 2.

“Oggi, in fatti, 16 novembre, – spiegano – ricorre la scadenza dei versamenti Iva e dei contributi Inps e Inail per troppi italiani ingiustamente dimenticati dal Governo nonostante l’oggettivo calo del fatturato. Il Governo insiste nella carneficina di imprese e partite Iva in difficoltà e per questo Fratelli d’Italia protesta portando la voce di migliaia di imprese e partite iva che oggi si trovano a fronteggiare crisi e tasse. Oggi nessuno che ha avuto delle perdite si sarebbe dovuto trovare nella situazione di pagare un euro”.

Fdi rilancia quindi la proposta dell’unificazione degli anni fiscali 2019-2020 e lo spostamento di ogni scadenza e con la possibilità di compensare gli utili del 2019 con le perdite del 2020; una misura da applicare non per codici Ateco ma sulla base dell’effettivo calo di fatturato: “Conte abbia il coraggio di accorpare gli anni fiscali 2019-2020 prorogando così tutte le scadenze a giugno e settembre 2021”, ha detto Torselli. “Il decreto ristori bis, in perfetto stile Governo Conte, – ha proseguito Torselli – si limita a rinviare le scadenze fiscali di appena 6 mesi, tale proroga non è nemmeno prevista per tutte le attività: Pd e Movimento 5 Stelle, come sempre, dimenticano partite Iva e artigiani. E’ illogico pensare che possa bastare un rinvio di 6 mesi: per esempio, come fa a pagare le tasse un ristoratore che nel 2020 ha visto ridursi il fatturato di circa l’80%?”.

“Non possiamo lasciare sole le attività chiuse per decreto, – ha detto il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Fabrizio Rossi – la nostra proposta va nella direzione di un chiaro sostegno a chi in questo grave momento di difficoltà ha bisogno di chiare indicazioni e risposte”. “Dobbiamo stare vicini alle imprese – ha dichiarato il consigliere regionale Veneri – e speriamo che questi ristori arrivino presto, se ciò non avverrà ci sarà la perdita di numerosi posti di lavoro e il logorarsi definitivo di un tessuto produttivo che sarà difficile ricreare”. “Non voglio più vedere una città che sta morendo pezzo per pezzo, – ha detto Draghi – ci sono numerose attività che stanno chiudendo mentre dall’altra parte vediamo arricchirsi sempre di più multinazionali della logistica, dei social network e della grande distribuzione, in Italia dovrebbe essere stabilita una equa ripartizione della tassazione, soprattutto per questi colossi economici”.