Forza Italia: “Grande Firenze? A noi sembra un’idea fantasiosa”

LASTRA A SIGNA/CAMPI BISENZIO – Prove tecniche di fusione e di “grande Firenze”. Entrano nel merito del dibattito anche Paolo Giovannini e Paolo Gandola, rispettivamente coordinatore e vice-coordinatore provinciale di Forza Italia. “Ci pare che già solo l’idea sia una notizia – dicono – visto e considerato che finora i Comuni della Piana hanno sempre […]

LASTRA A SIGNA/CAMPI BISENZIO – Prove tecniche di fusione e di “grande Firenze”. Entrano nel merito del dibattito anche Paolo Giovannini e Paolo Gandola, rispettivamente coordinatore e vice-coordinatore provinciale di Forza Italia. “Ci pare che già solo l’idea sia una notizia – dicono – visto e considerato che finora i Comuni della Piana hanno sempre giocato in difesa del proprio “campanile” senza quasi mai attuare un gioco di squadra in un’ottica di area vasta. A riprova di ciò, basti pensare all’assenza di un sistema di interscambio della mobilità urbana fra i vari Comuni. Ciò premesso, l’idea di passare da dodici Comuni alla cosiddetta grande Firenze ci sembra fin troppo fantasiosa, con il rischio concreto che tutto resti come è. L’esperienza fin qui accumulata, anche in Toscana, ha dimostrato come le fusioni non possano essere a freddo e la Regione non possa dunque procedere contro il volere delle singole Comunità. Immaginare dunque che in tre anni e mezzo, come indicato dal sindaco metropolitano Dario Nardella, si possa convincere tutte le popolazioni che dovranno esprimersi tramite referendum ci pare francamente vera e propria fantascienza”. E ancora: “Inoltre, un’area così vasta, così come quella che si andrebbe a determinare con la grande Firenze, produrrebbe sicuramente benefici in chiave di spending review ma si ripercuoterebbero anche tutte le criticità che attanagliano città dalle così ampie dimensioni. Forza Italia ritiene dunque prioritario procedere per gradi e nel rispetto delle volontà popolari. Per questa ragione, insieme al coordinatore regionale Stefano Mugnai, abbiamo aperto il dibattito in merito alla fusione tra Scandicci e Lastra a Signa, due Comuni fra loro contigui e che già oggi hanno in comune importanti settori amministrativi e di servizi. Così come Signa ha sviluppato ormai da anni un rapporto di collaborazione dal punto di vista amministrativo con il Comune di Campi Bisenzio con il quale condivide, per esempio, alcune strutture scolastiche. D’altronde il dibattito sulla grande Firenze non ha trovato concordi nemmeno gli stessi sindaci dei Comuni della Piana, primi fra tutti a esprimere le proprie perplessità il sindaco di Signa e quello di Calenzano”. Cosa fare? “Per prima cosa, si avvii un tavolo tecnico, un gruppo di lavoro composto dai consiglieri comunali in rappresentanza di maggioranza e opposizione dei Comuni interessati, affinché si possa procedere prima a una ricognizione della situazione fiorentina e successivamente a un’analisi in chiave comparativa con le corrispondenti altre realtà del panorama italiano per le quali è stata prevista la creazione delle città con particolare attenzione ai casi dove la sperimentazione di nuove forme di decentramento nella forma di municipi/municipalità è già stata attuata. Da questa punto vista Forza Italia c’è e ci sarà nell’interesse di dare ai cittadini dei nostri Comuni migliori servizi, migliore programmazione a costi inferiori.