Forza Italia ricorda Oriana Fallaci nell’anniversario della sua scomparsa

FIRENZE – “Fiorentino parlo, fiorentino penso, fiorentino sento”: parole, queste, pronunciate da Oriana Fallaci, scomparsa il 15 settembre 2006 dopo una lunga battaglia contro l’”alieno”, così come aveva definito il tumore che poi l’ha portata alla morte. All’età di 77 anni. E a Firenze è sepolta, al cimitero evangelico degli Allori, con un’unica scritta sulla lapide […]

FIRENZE – “Fiorentino parlo, fiorentino penso, fiorentino sento”: parole, queste, pronunciate da Oriana Fallaci, scomparsa il 15 settembre 2006 dopo una lunga battaglia contro l'”alieno”, così come aveva definito il tumore che poi l’ha portata alla morte. All’età di 77 anni. E a Firenze è sepolta, al cimitero evangelico degli Allori, con un’unica scritta sulla lapide che la ricorda: scrittore. E, come è ormai consuetudine, stamani alle 8.30, poco prima del conferimento di un omaggio floreale da parte del Comune di Firenze, Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio, insieme a Pierfrancesca Gallorrini, in rappresentanza del coordinamento comunale di Campi,  hanno deposto un omaggio floreale sulla sua tomba in occasione del tredicesimo anniversario dalla morte, che sarà celebrato nella giornata di domani, domenica 15 settembre.

“Lucida, libera, lungimirante, a tratti visionaria ma concreta: Oriana Fallaci di ragione ne aveva e ne ha tutt’oggi. La sua voce – dichiarano in una nota Gandola e Gallorini –  è stata intelligente e acuta fino a essere aguzza, appuntita, acuminata tanto quanto può esserlo la sincerità quando è spogliata dal “politically correct” per essere offerta nuda e cruda”. “Nella sua vita – aggiungono – non si stancò mai di denunciare il colpevole lassismo della civiltà occidentale che, minacciata dal fondamentalismo islamico, come un pugile suonato è incapace di difendersi. Denunciava gli innumerevoli errori politici compiuti nel corso degli ultimi decenni, con una politica dell’accoglienza senza regole che, di fatto, ci poneva in una posizione supina verso chi avremmo dovuto accogliere. Giornalista e scrittrice di razza fra le più apprezzate e amate al mondo, è stata un’osservatrice attenta della realtà contemporanea e ha spesso rischiato in prima persona per raccontare alcuni degli episodi più significativi della nostra storia vivendo  da protagonista gli eventi internazionali che hanno segnato la storia del mondo”.

“Una scrittrice decisa, – concludono – vitale, forte, autentica, con il coraggio delle sue idee, eroica nell’affrontare in modo diretto i drammi del nostro tempo e le circostanze avverse, filtrando la realtà attraverso l’esperienza vissuta, la fedeltà ai valori morali e, anzitutto, al valore della libertà e della cultura occidentale”.

P.F.N.