Fossi: “Termovalorizzatore, vince ancora la linea di Campi”. Soddisfatte anche le “Mamme”

CAMPI BISENZIO – A darne notizia è stato il quotidiano La Nazione: la Conferenza dei servizi del 28 gennaio, che doveva pronunciarsi sul procedimento avviato a dicembre scorso dalla Direzione ambiente ed energia della Regione Toscana, ha messo nuovamente un freno alla realizzazione dell’inceneritore. Soddisfatto il sindaco di Campi, Emiliano Fossi, che è stato anche […]

CAMPI BISENZIO – A darne notizia è stato il quotidiano La Nazione: la Conferenza dei servizi del 28 gennaio, che doveva pronunciarsi sul procedimento avviato a dicembre scorso dalla Direzione ambiente ed energia della Regione Toscana, ha messo nuovamente un freno alla realizzazione dell’inceneritore. Soddisfatto il sindaco di Campi, Emiliano Fossi, che è stato anche il promotore del ricorso che aveva bloccato la costruzione del termovalorizzatore: “Sono molto soddisfatto della decisione della Regione di negare la nuova autorizzazione a Q-Termo per la realizzazione dell’impianto. I motivi sono esattamente quelli che abbiamo sollevato con il ricorso del Comune che ha portato al primo stop: non c’è traccia delle opere di mitigazione, non ci sono tempi certi, tutto troppo confuso. L’aspetto però più interessante, perché mette una pietra sulla questione, è il cambio di linea della Regione che, per bocca del presidente Rossi, ha detto che alla luce di considerazioni aggiornate sugli aspetti sanitari e ambientali, l’opera è di fatto inutile. Bene. Lo diciamo da tempo”. Fossi poi ragiona in prospettiva e rivendica l’impegno del Comune “Speriamo si sia chiusa una vicenda che dura da troppi anni, e che la Regione costruisca un piano per la gestione dei rifiuti che superi finalmente del tutto le previsioni di nuovi impianti nella Piana. Noi dal canto nostro non vogliamo passare come quelli dei no: ad esempio stiamo facendo un grande lavoro per la riduzione dei rifiuti e la differenziata che, con l’introduzione del porta a porta, ha raggiunto livelli superiori al 70%”.

Soddisfazione anche da parte delle Mamme no inceneritore, e insieme a loro Wwf Italia, Italia Nostra e Forum ambientalista, in quanto “la Direzione ambiente ed energia della Regione ha affermato “che l’istanza non può essere accolta in quanto il progetto presentato non contiene, in relazione a quanto eccepito dal Consiglio di Stato, un progetto per la realizzazione in tempi e modi certi delle opere di mitigazione che determino gli effetti auspicati dalla Vis del 2005, né una rivalutazione complessiva della situazione ambientale e sanitaria della Piana che tenga conto degli effettivi cumulati derivanti dall’eventuale sviluppo infrastrutturale nell’area”. Aggiungiamo noi che non si tengono nemmeno in conto gli effetti cumulati che già ci sono stati a causa di un enorme sviluppo infrastrutturale nell’area nei 14 anni trascorsi tra la Vis e oggi. La Direzione ambiente ed energia afferma inoltre che una nuova istanza dovrà prevedere, oltre a una nuova Vis, un piano per un bosco vero e proprio già in grado all’accensione dell’impianto di assorbire le emissioni; un bosco adulto, quindi, che necessita di molti anni di accrescimento”.

“Dopo lo stop giudiziario e lo stop dei finanziatori, – concludono – arriva quindi anche lo stop tecnico/autorizzativo. A questo punto manca solo lo stop politico, ossia lo stralcio dell’inceneritore di Firenze dalla programmazione regionale e di ambito. Da parte nostra chiediamo a tutti i Comuni dell’Ato Toscana Centro di attivarsi per sciogliere la convenzione tra Ato Toscana Centro, Quadrifoglio (ora Alia) e Q-thermo, visto che la società di scopo Q-tHermo non possiede il requisito principale, ossia il titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto”.

Pier Francesco Nesti