Furti nelle aziende di alta moda, operazione della polizia

FIRENZE – “Toccata e fuga”: questo il nome dell’operazione della squadra mobile coordinata dalla Procura di Firenze con cui oggi è stata smantellata una banda accusata di aver realizzato o tentato furti nella provincia di Firenze in aziende di marchi di alta moda italiana. Tra i colpi contestati tra il febbraio e l’ottobre del 2014, […]

FIRENZE – “Toccata e fuga”: questo il nome dell’operazione della squadra mobile coordinata dalla Procura di Firenze con cui oggi è stata smantellata una banda accusata di aver realizzato o tentato furti nella provincia di Firenze in aziende di marchi di alta moda italiana. Tra i colpi contestati tra il febbraio e l’ottobre del 2014, ci sono episodi accaduti a Sesto Fiorentino e Calenzano.

La polizia sta eseguendo dalle prime ore di oggi 14 misure cautelari in carcere, emesse dal gip del Tribunale di Firenze su richiesta della Procura fiorentina, nei confronti di soggetti di origine rom membri di un’associazione per delinquere. L’organizzazione è ritenuta responsabile di una lunga serie di furti e tentativi messi a segno nel 2014 in alcune ditte produttrici di oggetti di pelletteria per grandi marchi della moda italiana, in Toscana e in Friuli Venezia Giulia.

Le indagini, condotte dalla sezione reati contro il patrimonio della squadra mobile di Firenze, hanno avuto inizio in seguito del furto avvenuto, nella notte tra il 21 ed il 22 aprile 2014, all’interno dello stabilimento di produzione fiorentino della ditta Bulgari Accessori in via Ambrosoli. Quella notte dei malviventi, dopo aver disattivato il sistema di allarme, si sono introdotti all’interno del magazzino prelevando un migliaio di articoli pregiati tra borse, cinture, portafogli e foulard, per un valore commerciale stimato intorno ai 350mila euro.
Le complesse attività tecniche condotte dalla squadra mobile di Firenze hanno consentito di risalire a una organizzazione, proveniente dalla periferia del capoluogo lombardo, secondo le accuse dedita ai furti all’interno di aziende produttrici di alta pelletteria.

La provincia di Firenze e quella di Udine, secondo gli inquirenti, costituivano territorio di particolare interesse per il gruppo che tra febbraio ed ottobre 2014 è ritenuto responsabile di almeno 14 furti, tra tentati e consumati, avvenuti nei comuni di: Firenze, Sesto Fiorentino, Scandicci, Greve in Chianti, Calenzano, Pontassieve, Lastra a Signa, Montespertoli e San Daniele del Friuli.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le batterie operative del gruppo criminale, prima della materiale azione furtiva, erano solite rubare un furgone utilizzato per caricare la refurtiva ed in più circostanze per sfondare le porte di accesso degli stabilimenti. Il gruppo subito dopo i colpi faceva poi immediato rientro in Lombardia.
Il sodalizio si sarebbe articolato inoltre attraverso una ben precisa predisposizione dei ruoli e compiti nell’ambito dell’organizzazione ripartiti tra capi e materiali esecutori dei singoli furti.