Giani: “Inevitabile andare verso il lockdown per i non vaccinati”

FIRENZE – Si affida a un post su Facebook il presidente della Regione, Eugenio Giani, per fare il punto della situazione e lasciarsi andare ad alcune considerazioni sulla questione vaccino sì, vaccino no: La vaccinazione, per fortuna, sta funzionando e la terza dose protegge in modo sempre più evidente. L’ondata della contagiosa variante Omicron, nella […]

FIRENZE – Si affida a un post su Facebook il presidente della Regione, Eugenio Giani, per fare il punto della situazione e lasciarsi andare ad alcune considerazioni sulla questione vaccino sì, vaccino no: La vaccinazione, per fortuna, sta funzionando e la terza dose protegge in modo sempre più evidente. L’ondata della contagiosa variante Omicron, nella grandissima parte dei casi, non porta all’ospedale per ventilazione forzata e poi terapia intensiva, ma consente di gestirsi e superare a casa il Coronavirus. Per rallentare il contagio è ora inevitabile il lockdown per non vaccinati, già attivo con concreti risultati in Austria e Germania. Le statistiche sono chiarissime, la prevalenza di ricoveri è data da non vaccinati che, magari, si ricredono sulle loro scelte quando ormai sono in terapia intensiva. In Toscana sono circa 250.000, per superare l’emergenza occorre anche la loro vaccinazione, la salute di tutti la rende scelta irrinunciabile. Mi auguro vivamente che il Governo lo disponga, o almeno consenta alle Regioni di assumere la possibilità in autonomia di compiere questa scelta. Lo Stato centrale deve poi dotare le Regioni, che sono in prima linea, di più risorse per assumere personale negli ospedali, tracciamento e fare tamponi, prevenendo anche i problemi che potrebbero nascere nei prossimi giorni per i contagi tra i sanitari. Sono felice che la scelta, fatta in Toscana, di riformare il sistema dei tamponi stia snellendo il sistema, imitata ora da altre Regioni”.

A commentare il momento con la proposta di nuove misure è anche il coordinatore della conferenza sulla sanità dell’area fiorentina, Nicola Armentano: “In un momento nuovamente complesso della fase pandemica occorrono decisioni forti. Abbiamo fatto sforzi immani per il contenimento della pandemia e i risultati ci sono stati. Ma la variante Omicron ci impone di non abbassare la guardia ma di continuare con vigore questa battaglia. I numeri nuovamente alti del virus non possono mettere a rischio la tenuta del nostro sistema sanitario né tantomeno del sistema sociale e economico. A fianco dell’abnegazione e del senso di responsabilità da parte di tutti riteniamo sia necessario pensare a livello nazionale a ulteriori forme di restrizione che riguardino però solo chi non si è vaccinato”.

E ancora: “Dobbiamo trovare il modo di dare un colpo alla curva dei contagi e evitare sempre di più la circolazione di chi ha deciso di non vaccinarsi potrebbe essere una strada da percorrere in questo momento. Non dobbiamo arretrare di un centimetro nella campagna vaccinale, che è l’arma più forte che abbiamo contro il Covid-19. Nel contempo, sarebbe utile pensare, dopo attenti studi degli esperti, di ridurre la quarantena per chi ha completato il ciclo vaccinale. È un tema da affrontare, così come quello di individuare gli strumenti più rapidi e adeguati a livello diagnostico per gestire e individuare positività e quarantene”.