Gida verso la Multiutility: nuovo corso per la società pratese

PRATO – Inizia da oggi un nuovo futuro per Gida, la società di gestione di depurazione e riciclo delle acque civili e industriali partecipata dal Comune di Prato e Confindustria Toscana Nord.  Con il voto in consiglio comunale della cessione delle quote di Gida ad Alia, infatti, la storica società pratese si appresta a entrare […]

PRATO – Inizia da oggi un nuovo futuro per Gida, la società di gestione di depurazione e riciclo delle acque civili e industriali partecipata dal Comune di Prato e Confindustria Toscana Nord.  Con il voto in consiglio comunale della cessione delle quote di Gida ad Alia, infatti, la storica società pratese si appresta a entrare sotto il controllo della Multiutility toscana nata dalla fusione fra Alia, Publiservizi, Consiag e Acqua Toscana ponendo la propria esperienza al centro di una società di servizi più competitiva e capace di massimizzare gli investimenti sul territorio. Un’operazione che avviene in due step: il Comune di Prato, che a oggi detiene il 46,92% del capitale sociale, sottoscrive infatti l’aumento di capitale tramite il conferimento in natura delle azioni di Gida ad Alia Spa, che già possiede l’8% delle azioni. Un secondo accordo avverrà per il restante 45,08%, che sarà ceduto a Alia da Confindustria Toscana Nord, consentendo così alla Multiutility di diventare proprietaria di Gida. “Con questa operazione – ha detto il sindaco di Prato, Matteo Biffoni – il Comune consoliderà il mantenimento della partecipazione nella gestione dei servizi pubblici locali sul territorio con un ambio di sviluppo più ampio, permettendo una gestione sempre più efficiente e competitiva con la garanzia di valorizzare il territorio in termini di investimenti e tutela occupazionale”.

“Gida depura le acque di Prato dal 1981. Nata per rispondere alle esigenze industriali in maniera centralizzata, si è da sempre occupata anche delle acque civili. Dopo tanti anni la città e il distretto si sono evoluti e la depurazione delle acque industriali non è più l’attività prevalente, – ha aggiunto il presidente di Gida, Alessandro Brogi – per questo il passaggio dei processi di depurazione sotto il controllo pubblico rappresenta un’evoluzione naturale dell’azienda. Un’evoluzione che porterà maggiori potenzialità e capacità di investimento, che permetterà di aumentare l’efficacia degli impianti e ottenere più risorse per perseguire la missione di Gida e rispondere alle esigenze del territorio”. “L’acquisizione della partecipazione di Gida  – che dovrà adesso essere deliberata dal Cda di Alia Multiutility – consentirà alla stessa Alia – si legge in una nota – di rafforzare la propria presenza nel settore idrico, e ottenere un presidio di alcuni dei principali impianti di depurazione del territorio servito per dimensioni, capacità tecnologiche e competenze maturate dalle professionalità e dai lavoratori impiegati”.

“L’operazione risulta coerente e strategica nel progetto Multiutility. E’ per noi prioritario, attraverso l’aggregazione di realtà virtuose, generare maggiore efficienza e dare anche solidità a Gida, affinché il distretto tessile abbia maggiori garanzie sul futuro. La nostra previsione è quella di investire fortemente sull’azienda per valorizzarne le competenze acquisite negli anni e rafforzarne la posizione di assoluta importanza per la regione e per i territori dell’Ato Toscana Centro, – commenta il vice-presidente di Alia Multiutility, Nicola Ciolini – nei prossimi 5 anni sono previsti almeno 30 milioni di euro di investimenti per depurazione e fognature, nell’ambito dei 43 milioni complessivi previsti dall’Autorità Idrica Toscana per l’area pratese. In questi interventi rientrano, per esempio, la copertura delle vasche di depurazione e l’adeguamento di alcuni processi depurativi di Baciacavallo, oppure il miglioramento dell’impianto del Calice, o ancora l’adeguamento degli impianti di Cantagallo e di Vaiano. Un capitolo importante del prossimo quinquennio riguarda anche la realizzazione di alcuni tratti di fognatura industriale nella valle del Bisenzio. Ulteriori 18 milioni sono previsti per sviluppare l’acquedotto industriale”. Al termine dell’operazione, che verrà illustrata ai soci di Alia Multiutility nei dettagli nel corso della prossima assemblea, il capitale sociale di Alia sarà pari a 362.655.325,00 euro, e crescerà la partecipazione del Comune di Prato all’interno del capitale sociale della Multiutility, passando dal 18,07% al 18,55%.

La previsione di Alia “è quella di investire fortemente su Gida per valorizzarne le competenze acquisite negli anni e rafforzarne la posizione strategica per la regione e per i territori rientranti nell’ambito dell’Autorità Idrica Integrata.  Nei prossimi 5 anni (2024-2028) sono previsti 30 milioni di euro di investimenti per depurazione e fognature, nell’ambito dei 43 milioni complessivi previsti dall’Autorità Idrica Toscana per l’area pratese.  Ulteriori 18 milioni sono previsti per sviluppare l’acquedotto industriale attualmente esistente. Nell’ambito del piano industriale Multiutility, che guarda ad obiettivi di lungo periodo (2033), potranno essere valutati e sottoposti al Cda ulteriori investimenti per circa 150 milioni di euro”.

“Il futuro di Gida è per la nostra associazione una priorità assoluta, – ha concluso il presidente di Confindustria Toscana Nord Daniele Matteini – per l’industria pratese la gestione della risorsa acqua, il processo di depurazione, il riuso attraverso l’acquedotto industriale sono temi centrali, anche perché costituiscono una parte essenziale di quel profilo di sostenibilità che le nostre aziende vogliono e devono valorizzare nelle relazioni commerciali. Assieme al Consorzio Progetto Acqua e con il coinvolgimento attivo della sezione Sistema moda della nostra associazione abbiamo compiuto un processo lungo e complesso che ci ha convinto dell’opportunità, nell’interesse delle aziende, di collocare Gida nell’alveo della nascente Multiutility: da qui il mandato che il Consiglio generale mi ha conferito per la sottoscrizione dell’accordo di intenti con Alia Servizi Ambientali. Un argomento decisivo è stato per noi, accanto alle garanzie per le tariffe di depurazione per le aziende, l’impegno assunto da Alia per gli investimenti sui capitoli depurazione, fognatura e acquedotto industriale”.