Ginori, Alternativa Libera “deve restare a Sesto”

SESTO FIORENTINO – La Ginori deve restare a Sesto lo ribadisce anche Alternativa Libera solidale con i lavoratori “preoccupati – si legge in una nota del gruppo politico – per la situazione di stallo venutasi a creare dopo l’avvio promettente del nuovo proprietario (gruppo Kering), ora comprensibilmente demotivato a fare investimenti all’interno dello stabilimento di proprietà altrui”. “Pur avendo presentato una offerta […]

SESTO FIORENTINO – La Ginori deve restare a Sesto lo ribadisce anche Alternativa Libera solidale con i lavoratori “preoccupati – si legge in una nota del gruppo politico – per la situazione di stallo venutasi a creare dopo l’avvio promettente del nuovo proprietario (gruppo Kering), ora comprensibilmente demotivato a fare investimenti all’interno dello stabilimento di proprietà altrui”.
“Pur avendo presentato una offerta di acquisto di tutta l’area in cui insiste -prosegue Alternativa Libera – l’azienda, la società proprietaria del complesso industriale (Richard Ginori Real Estate che fa capo per il 50% al fallimento Richard Ginori e per l’altro 50% a un gruppo di immobiliaristi pratesi), non ha fatto pervenire nessuna intenzione di trattativa. Questa situazione, ovviamente, oltre a creare incertezza tra i lavoratori, rischia di costringere l’azienda al trasferimento e alla conseguente separazione dal Museo (attualmente chiuso) che è parte integrante della storia di questa fabbrica e della cultura di Sesto Fiorentino. Uno scenario che inciderebbe pesantemente sia sull’identità del marchio ma soprattutto sulla occupazione di centinaia di lavoratori sestesi

Alternativa Liber parteciperà l’8novembre alla manifestazione e “si attiverà coinvolgendo i deputati di riferimento, per sollevare la questione anche in parlamento partendo dalla richiesta al Ministero dei beni culturali di adoperarsi per riaprire il Museo rimasto intrappolato nel fallimento, nella speranza di legarlo alla fabbrica”.