CAMPI BISENZIO – Si terrà giovedì 13 agosto a San Piero a Ponti la cerimonia in ricordo delle vittime dell’eccidio di via XIII Martiri. Il 71° anniversario della Liberazione Eccidio di via XIII Martiri vedrà coinvolte le amministrazione comunali di Campi Bisenzio, Signa e Lastra a Signa.
Alle 11 verrà deposta da parte delle amministrazioni dei tre Comuni una corona di alloro alla lapide che ricorda la rappresaglia nazifascista e invitano la cittadinanza a partecipare alla cerimonia di commemorazione.
La località fu teatro dell’eccidio di tredici cittadini italiani, avvenuto il 13 agosto 1944 per opera dei soldati tedeschi.
Nella mattina dell’ 11 agosto 1944 due soldati tedeschi percorrevano su un sidecar la strada statale 66 in direzione Poggio a Caiano, dove dovevano consegnare alcuni documenti al locale comando. Giunti sul ponte sul Bisenzio di San Piero, i soldati non si accorsero che il ponte era crollato e caddero nel greto del fiume. Subito soccorsi dalla gente del luogo, non riportarono gravi ferite ed il comando tedesco ebbe la cura di transennare gli accessi del ponte e di collocare alcuni cartelli di avviso.
La notte seguente, qualcuno decise di compiere un atto di sabotaggio a danno degli occupanti e rimosse le transenne ed i cartelli che avvertivano del pericolo. La mattina del 12, una camionetta tedesca imboccò la rampa di accesso al ponte e cadde nel greto: stavolta le conseguenze per i passeggeri furono drammatiche, dato che un soldato perse la vita, uno fu ridotto in condizioni disperate e due riportarono ferite abbastanza serie.
Il comando tedesco della zona, vista l’incontestabile natura del sabotaggio, decise di effettuare una rappresaglia, ordinando la fucilazione di venti ostaggi tra i cittadini della zona. La caccia per le strade di San Piero riuscì però a scovare “solo” sedici uomini ma uno di loro, il dodicenne Ivano Bonacchi, venne rimandato a casa forse per la giovanissima età. Mentre i tedeschi stavano portando i quindici al luogo della fucilazione, due di loro poterono salvarsi: il primo, Ugo Rastrelli (16 anni) fu fatto scappare via da un soldato alsaziano a cui aveva chiesto mercé in francese; il secondo, il diciannovenne Nilo Benesperi, tentò il tutto per tutto saltando con la forza della disperazione un muro di cinta, facendo poi perdere le proprie tracce nei campi tra le fucilate dei tedeschi.
Foto di archivio