Gkn, il 4 agosto un nuovo tavolo in Prefettura. Ma la proprietà dice no alla revoca della procedura di licenziamento

CAMPI BISENZIO – Nel giorno dell’arrivo a Campi Bisenzio del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, e della dura presa di posizione del sindaco Emiliano Fossi (“Non ci muoveremo da qui”), ci sono stati anche altri due fatti degni di cronaca. Innanzitutto la convocazione di un nuovo tavolo in Prefettura, a Firenze, per discutere della […]

CAMPI BISENZIO – Nel giorno dell’arrivo a Campi Bisenzio del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, e della dura presa di posizione del sindaco Emiliano Fossi (“Non ci muoveremo da qui”), ci sono stati anche altri due fatti degni di cronaca. Innanzitutto la convocazione di un nuovo tavolo in Prefettura, a Firenze, per discutere della vertenza Gkn: il vice-ministro Todde, infatti, “ha chiamato a raccolta”, mercoledì 4 alle 15, le istituzioni locali, le rappresentanze sindacali e i vertici dell’azienda, sia locali che internazionali. Azienda che, in serata, ha trasmesso una nota in cui afferma che “la pre-condizione negoziale di revoca della procedura di licenziamento per i 422 dipendenti della Gkn non può essere accolta, stante la decisione di chiusura assunta”. Respingendo al tempo stesso “l’accusa di aver rifiutato qualunque dialogo, avendolo al contrario sollecitato in più occasioni all’interno della procedura attivata”.

Gkn Driveline Firenze, inoltre, “respinge ogni accusa su una sua presunta mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni, legata alla legittima osservazione che il coinvolgimento del Ministero dello sviluppo economico in questa vertenza rappresenti una variazione dalla norma di legge”. “La legge – afferma Gkn – prevede infatti la competenza del Ministero del lavoro e della Regione Toscana, che potranno assumere la gestione della vertenza nella relativa fase, visto che solo il Ministero del lavoro è titolare degli strumenti che possono concretamente essere messi a disposizione dei lavoratori nei casi di chiusura aziendale”. La società nella stessa nota “auspica che non venga sprecato il tempo della procedura messo a disposizione della legge per la discussione tra le parti e che si proceda all’individuazione degli strumenti di sostegno ulteriori rispetto a quelli spettanti in caso di assenza di accordo sindacale”.