Gronchi (Confesercenti): “Preoccupati dalla crescita dei contagi. Ma la soluzione non è la chiusura delle imprese”

FIRENZE – “L’aumento dei contagi preoccupa tutti, ma la soluzione non può passare sempre e solo per la chiusura delle imprese. In questo modo si finisce per dare il colpo di grazia a bar e ristoranti e mettere in ulteriore difficoltà migliaia di famiglie”. Così Nico Gronchi, presidente Confesercenti Toscana, si è espresso in merito […]

FIRENZE – “L’aumento dei contagi preoccupa tutti, ma la soluzione non può passare sempre e solo per la chiusura delle imprese. In questo modo si finisce per dare il colpo di grazia a bar e ristoranti e mettere in ulteriore difficoltà migliaia di famiglie”. Così Nico Gronchi, presidente Confesercenti Toscana, si è espresso in merito alle indiscrezioni sul Dpcm che dovrebbe prevedere nuove misure restrittive per le attività commerciali.

“La riapertura dei pubblici esercizi dopo il lockdown – ha continuato Gronchi – non ha causato un’impennata dei contagi. Le cause sono da ricercare probabilmente nei comportamenti personali. È necessario quindi fare appello al senso della responsabilità e al senso civico di tutti per evitare la diffusione del Covid. Bene, quindi, l’estensione generalizzata dell’utilizzo delle mascherine e il rafforzamento dell’App Immuni, ma si intervenga con restrizioni sui pubblici esercizi solo dove e quando necessario”.

“Il settore sta già pagando più di altri la crisi economica e le conseguenze del lockdown, – ha concluso il presidente di Confesercenti Toscana – è chiaro che la tutela sanitaria dei cittadini viene prima di tutto e le attività hanno lavorato e speso tantissimo in questa direzione. Tuttavia, nuove restrizioni, come la paventata chiusura anticipata di bar e ristoranti, avrebbero la sola conseguenza di mettere in ginocchio l’intera categoria”.