Guardia di Finanza, nuovo colpo inferto al mercato del falso

SEANO – Seano è una frazione del Comune di Carmignano, situata proprio al confine con la Piana. Ed è qui che la Guardia di Finanza di Prato ha inferto un nuovo colpo al mercato del falso. A Seano, infatti, sono stati sequestrati circa 12.000 capi e accessori di abbigliamento contraffatti all’interno di un capannone in […]

SEANO – Seano è una frazione del Comune di Carmignano, situata proprio al confine con la Piana. Ed è qui che la Guardia di Finanza di Prato ha inferto un nuovo colpo al mercato del falso. A Seano, infatti, sono stati sequestrati circa 12.000 capi e accessori di abbigliamento contraffatti all’interno di un capannone in uso a una ditta di confezionamento. La repressione del fenomeno della contraffazione rappresenta una delle priorità della Guardia di Finanza, particolarmente attiva contro ogni forma di concorrenza sleale, così da fornire una risposta pronta e tangibile alle richieste degli imprenditori che operano nel rispetto delle regole. “In tale contesto, i “Baschi Verdi” in forza al gruppo della Guardia di Finanza di Prato, – si legge in una nota – nell’ambito delle quotidiane attività di controllo del territorio a tutela degli interessi economico-finanziari del paese, hanno proceduto al sequestro di un grosso quantitativo di capi di abbigliamento e di accessori contraffatti”. I militari, dopo una serie di controlli mirati, sospettando la presenza di merce “non originale”, hanno fatto accesso all’interno del capannone, trovandosi di fronte a una vera e propria centrale di assemblamento del falso. All’interno sono stati infatti rinvenuti circa 12.000 articoli, tra capi di abbigliamento e accessori, nonché circa 200 metri di tessuto, raffiguranti il noto marchio “L.O.L.” molto diffuso tra le ultime generazioni. Al termine delle operazioni, i finanzieri hanno proceduto al sequestro della merce rinvenuta, che sarà sottoposta ad ulteriori accertamenti peritali, e alla denuncia alla locale Procura della Repubblica del titolare della ditta, un 43enne di origini cinesi residente a Prato, per i reati di contraffazione e ricettazione. Le indagini proseguono al fine di ricostruire l’intera filiera del falso e per gli approfondimenti degli aspetti di natura tributaria.