Il Partito Socialista esce dalla maggioranza. E se invece rilanciasse?

LASTRA A SIGNA – Tecnicamente, o in “politichese” se vogliamo, viene definito come un “riposizionamento” del partito. Di fatto si tratta di un’uscita dalla maggioranza, anche se, in maggioranza, un assessore che in questo “riposizionamento” di fatto ci rientra, c’è sempre. Questo gioco di parole per dire che il Partito Socialista, in consiglio comunale a […]

LASTRA A SIGNA – Tecnicamente, o in “politichese” se vogliamo, viene definito come un “riposizionamento” del partito. Di fatto si tratta di un’uscita dalla maggioranza, anche se, in maggioranza, un assessore che in questo “riposizionamento” di fatto ci rientra, c’è sempre. Questo gioco di parole per dire che il Partito Socialista, in consiglio comunale a Lastra a Signa, non è più in maggioranza, come annunciato ieri sera dal suo capo gruppo Pietro Milanesi. Tuttavia non per dissidi o dissapori con l’attuale maggioranza ma per un allontanamento da quella che è l’attuale situazione politica a livello nazionale: “Con la guida di Matteo Renzi, sia al Pd che al governo, – si legge in una nota – si è manifestata maggiormente una politica di avvicinamento al centro allontanandosi sempre più dai problemi dei lavoratori, dei giovani, dai nuovi bisogni, lasciando troppo spazio al mercato globalizzato e alla finanza”. I socialisti lastrigiani insomma, rappresentati dallo stesso Milanesi, Luca Zammarchi e Ivano Bruchi, tutti e tre membri della segreteria, hanno ribadito che “la sinistra deve tornare a fare la sinistra”, posizione espressa questa mattina in conferenza stampa: “Non ci arrendiamo a perdere la speranza in un paese più giusto, più equo e più solidale, con la presunzione di essere esempio per gli altri partiti della sinistra, compreso il Partito Socialista, e offrire un’alternativa ideale e politica”. Fin qui la “filosofia politica”, poi però bisogna guardare anche alla realtà quotidiana, che parte dal riconoscere “la bontà del lavoro svolto dall’assessore Elena Scarafuggi (socialista anche lei, n.d.r.), riconosciuto anche dal sindaco, lasciando a loro la possibilità di continuare l’impegno in giunta nell’interesse dell’amministrazione comunale e dei cittadini”. Al tempo stesso, il Partito Socialista, “uscendo dalla maggioranza per motivi politici nazionali e non legati a questa amministrazione, conferma che continuerà la propria attività in consiglio in modo propositivo e responsabile, trattando i punti all’Ordine del giorno nel merito e non in modo strumentale e/o di schieramento sempre nell’interesse dei cittadini”. Con un concetto di fondo, ribadito più di una volta da Milanesi, ovvero che “tutto ciò è in linea con lo statuto del Partito Socialista”. Insomma, i socialisti lasciano o addirittura rilanciano, facendo intravedere in questo loro “abbandono” quella che potrebbe essere in realtà una prima mossa di avvicinamento alle amministrative dell’anno prossimo. Ai posteri l’ardua sentenza.