Il punto sulla casa in un convegno

FIRENZE – “Occupiamoci di Casa – Riscrivere le politiche dell’edilizia residenziale pubblica in Toscana – La vertenza nazionale sulle politiche dell’abitare” è stato il titolo del convegno  che si è svolto a Firenze organizzato da Cgil Toscana e Sunia Toscana. Al convegno è intervenuta al convegno anche la vicepresidente di Regione Toscana Stefania Saccardi. Secondo […]

FIRENZE – “Occupiamoci di Casa – Riscrivere le politiche dell’edilizia residenziale pubblica in Toscana – La vertenza nazionale sulle politiche dell’abitare” è stato il titolo del convegno  che si è svolto a Firenze organizzato da Cgil Toscana e Sunia Toscana. Al convegno è intervenuta al convegno anche la vicepresidente di Regione Toscana Stefania Saccardi. Secondo Simone Porzio (Sunia Toscana), “pur rimanendo molte riserve sull’impianto della legge, soprattutto per il fatto che non è individuata una fonte di finanziamento regionale costante per l’edilizia pubblica anche per la mancata restituzione di ben 170 milioni di euro che dovevano andare nel settore – per la costruzione e manutenzione di alloggi popolari – ma sono stati dirottati sul Tpl, si esprime comunque una soddisfazione perché alcuni emendamenti proposti da Sunia e Cgil sono stati accolti, contribuendo a migliorarla. Ad esempio, infatti, c’è ora la possibilità di partecipare al bando per l’edilizia popolare estesa a tutti i cittadini toscani con almeno cinque anni di residenza, indipendentemente dal comune di residenza. Poi è stata sospesa per un anno l’applicazione della nuova Isee che sta generando problemi procedurali per l’accesso ai bandi e per la decadenza dell’assegnazione di un alloggio popolare. Ma l’azione del sindacato non termina certo qui: siccome la legge ha dato ampi margini di discrezionalità ai comuni riguardo all’applicazione delle norme, ci impegneremo affinché non ci siano difformità e sperequazioni di trattamento nella gestione dell’edilizia pubblica. Vigileremo affinché i comuni applichino nel miglior modo possibile le norme e attivino al più presto i bandi di riassegnazione di alloggi pubblici, per dare risposte concrete ai cittadini in stato di bisogno abitativo”.
Per Maurizio Brotini (Cgil Toscana), “grazie all’iniziativa del sindacato confederale e degli inquilini, abbiamo modificato in senso migliorativo alcune parti della nuova legge, rispetto alle prime stesure. Restano tuttavia aperte le questioni delle risorse, dell’accorpamento dei soggetti gestori e di una diversa valutazione dei soggetti a cui deve rivolgersi l’offerta di case popolari. Noi pensiamo che questi debbano essere pensionati e lavoratori con difficoltà economiche ed alloggiative, mentre per la giunta regionale permane una scelta di attribuzione dei punteggi a bisogni di tipo sociosanitario, che dovrebbero trovare soluzione altrove e con adeguati strumenti. Da domani riprenderemo le iniziative su questi temi e porteremo le nostre propose dentro il dibattito delle prossime elezioni regionali”.