Il sindaco Biagioli risponde a Baratti “Il Comune non ha l’esclusiva per organizzare eventi”

CALENZANO – “Non è che l’Amministrazione ha l’esclusiva nell’organizzare eventi e manifestazioni. Baratti, invece di fare polemica, avrebbe potuto organizzare qualcosa per ricordare quell’evento storico e le sue vittime”. E’ quanto risponde il sindaco Alessio Biagioli al consigliere di Forza Italia Daniele Baratti che chiedeva al Comune l’organizzazione di eventi legati al Giorno del Ricordo. […]

CALENZANO – “Non è che l’Amministrazione ha l’esclusiva nell’organizzare eventi e manifestazioni. Baratti, invece di fare polemica, avrebbe potuto organizzare qualcosa per ricordare quell’evento storico e le sue vittime”. E’ quanto risponde il sindaco Alessio Biagioli al consigliere di Forza Italia Daniele Baratti che chiedeva al Comune l’organizzazione di eventi legati al Giorno del Ricordo.

“Riguardo alla vicenda specifica il nostro rispetto per quei morti è totale, inserito in una vicenda complessa in cui si mescola vendetta e odio alimentato dal regime fascista – prosegue il sindaco Biagioli – Bisogna considerare il fatto storico in ogni suo aspetto, altrimenti si rischia di limitare il ricordo a qualcosa di personale, cosa assolutamente diversa dalla memoria, come ci ricorda Kierkegaard. Parlare della questione istriana tenendola divisa dalle responsabilità dell’Italia fascista, come fa da anni la destra, significa strumentalizzare a scopo politico e non informare e sensibilizzare le nuove generazioni che questa vicenda non l’hanno vissuta. La stessa cosa avviene quando si mescola il ricordo  delle atrocità delle foibe con il dramma dell’esodo, che è stato frutto di accordi post bellici firmati dall’Italia come Paese che aveva perso la guerra: a causa del fascismo aveva prima consegnato il Nord est alla Germania e dopo aver perso la guerra l’Istria alla Jugoslavia. Sono molte le situazioni tragiche e gli eccidi avvenuti dal 1943 al 45, da Cefalonia alle Fosse Ardeatine, alle stragi della ritirata tedesca. Tutti meritano attenzione e verità ed a nessuno è consentito utilizzare i morti e i drammi familiari per bassa speculazione politica. Se si vuole fare una vera operazione di mantenimento della memoria, di queste cose dobbiamo parlarne con umanità e verità storica e non per basse finalità di bandiera politica”.