Incendio all’Isolotto: “ricadute”, ecco cosa dicono Arpat e Usl Toscana Centro fra materiali accatastati e bombole Gpl

FIRENZE – Come se non bastasse quanto sta succedendo in Versilia, facendo le debite proporzioni anche l’incendio che ieri è scoppiato nella zona dell’Isolotto a Firenze – con un fumo nero e denso ben visibile anche dalla Piana – ha creato non pochi problemi, come dimostra anche l’allarme lanciato ieri dal sindaco Dario Nardella e […]

FIRENZE – Come se non bastasse quanto sta succedendo in Versilia, facendo le debite proporzioni anche l’incendio che ieri è scoppiato nella zona dell’Isolotto a Firenze – con un fumo nero e denso ben visibile anche dalla Piana – ha creato non pochi problemi, come dimostra anche l’allarme lanciato ieri dal sindaco Dario Nardella e gli accertamenti che si sono rivelati necessari.

Sul posto anche il personale del dipartimento Arpat di Firenze, intervenuto su richiesta della sala operativa di protezione civile della Citta Metroplitana di Firenze attivata dai Vigili del fuoco. Sul posto, con proprio personale, anche la UFC Igiene Pubblica e della nutrizione Firenze 1 della USL Toscana Centro.

“I materiali – spiegano da Arpat – non appartengono ad attività produttiva di tipo economico ma a un privato che raccoglieva e accumulava oggetti, ammassandoli all’interno di un terreno. Pur mancando una lista precisa di quanto accatastato, i nostri operatori hanno rilevato la presenza di mobilio, elettrodomestici, in particolare frigoriferi, materiali vari in gomma, plastica e metallo, pannelli in materiale isolante, pancali di legno, estintori in disuso e bombole di Gpl oltre ad altri oggetti non identificati dagli operatori intervenuti, che non hanno potuto avvicinarsi al rogo per motivi di sicurezza”.

Nel complesso “si ritiene – aggiunge Arpat – che abbia preso fuoco sia un centinaio di metri cubi di materiale di varia natura oltre a una parte della vegetazione delle sponde del torrente Greve e del fiume Arno. L’incendio ha provocato una colonna verticale di fumo denso e nero e durante l’evento si registrava vento debole di provenienza Sud-Sud-Ovest come indicato dalla centralina meteo del servizio regionale presente in località Case Passerini”.

Per fortuna, “considerato che il rogo è stato di breve durata – hanno detto entrambi gli enti – e tenuto conto delle qualità e quantità del materiale bruciato, si ritiene che le ricadute al suolo dei fumi non producano conseguenze ambientali e sanitarie significative”.