Interporto: “Le priorità sono intermodalità e ampliamento verso Campi Bisenzio”

PRATO – Potenziamento dell’intermodalità, dunque del trasporto su ferro, concretizzazione del progetto d’ampliamento verso Campi Bisenzio e un piano complessivo di apertura alla città. Questi i principali obiettivi di mandato del nuovo presidente dell’Interporto della Toscana Centrale, Francesco Querci che si è insediato assieme al nuovo consiglio d’amministrazione composto da Andrea Dominijanni, Luca Giusti, Francesca […]

PRATO – Potenziamento dell’intermodalità, dunque del trasporto su ferro, concretizzazione del progetto d’ampliamento verso Campi Bisenzio e un piano complessivo di apertura alla città. Questi i principali obiettivi di mandato del nuovo presidente dell’Interporto della Toscana Centrale, Francesco Querci che si è insediato assieme al nuovo consiglio d’amministrazione composto da Andrea Dominijanni, Luca Giusti, Francesca Fani e Fabia Romagnoli. Querci ha incontrato questa mattina la stampa insieme al direttore dell’Interporto Daniele Ciulli (in foto).

Dopo tanti anni in cui l’attività immobiliare è stata prioritaria per l’interporto – ha detto Querci – si torna anche alla vocazione iniziale, quella logistica e intermodale, cioè lo sviluppo del trasporto su ferro, che ci colleghi alla Toscana, all’Italia e al resto d’Europa. Del resto recepiamo quelle che sono le tendenze a livello europeo che vogliono incentivare il trasporto delle merci su ferro, risparmiando energia, impattando meno sulle infrastrutture viarie come le autostrade e inquinando meno. Qui siamo in un crocevia di una grande area produttiva, la piana tra Firenze e Prato, sede di tanti aziende di settori importanti, ad esempio moda e manifatturiero. L’obiettivo quindi è potenziare il collegamento, già esistente, con La Spezia e sviluppare quello con Livorno e Verona che faccia da hub per il nord Europa”. 

L’interporto attualmente ricopre una superficie di 650mila metri quadri, sul territorio pratese al confine con quello di Campi Bisenzio e sono circa 1500 le persone occupate tra diretto e indotto, con 60 aziende presenti. L’intenzione del Cda dell’interporto è concretizzare il progetto di ampliamento verso Campi Bisenzio. E’ di questi giorni la notizia che a Roma il ministero dell’Ambiente ha firmato il decreto di Via per il progetto di ampliamento verso Campi. Adesso manca, hanno spiegato questa mattina, la controfirma da parte del ministero ai Beni Culturali per concludere l’iter. “Una volta che tutti i tasselli saranno definiti – prosegue Querci – potremo andare a dialogare col Comune di Campi Bisenzio per attivare le procedure operative”. L’area destinata urbanisticamente all’interporto è di 250mila metri quadri. “Prenderemo di nuovo contatti con tutti i soggetti interessati all’area e allo sviluppo intermodale – sottolinea il direttore dell’interporto, Daniele Ciulli – Alcune aziende sono già state individuate. E non dimentichiamo che questo piano porterà occupazione per tutta la Piana. In ballo ci sono circa 300 posti di lavoro fra collaboratori diretti e indotto”. Infine Querci punta forte sul dialogo con la città, aprendo le porte dell’interporto per iniziative organizzate con associazioni, privati e istituzioni. “Vogliamo fare diventare l’interporto un’opportunità di crescita per la città – conclude – Abbiamo uno spazio verde interessante, di circa 190mila metri quadri, che potremmo mettere a disposizione di Prato con un progetto condiviso”.

Del futuro dell’interporto e dello sviluppo dell’intermodalità si parlerà in un convegno il prossimo 29 ottobre. Dalle 9.30 alle 13 nei locali dei magazzini generali all’interno della struttura di Gonfienti si terrà il convegno “Il trasporto intermodale: leva di crescita per il territorio toscano”. A organizzarlo lo stesso interporto assieme a Logistica Uno in partnership con istituzioni locali e associazioni di categoria. Parteciperanno alcune importanti aziende nei settori della grande distribuzione, logistica, tecnologia, trasporti e innovazione come San Pellegrino, Coop, Unieuro, Cantine Bonacchi e Msc.