Vertenza “Brico Io”, incontro alla Città metropolitana

SIGNA – Si è tenuto stamani all’Unità di Crisi della Città metropolitana a Firenze l’incontro sulla chiusura per cessazione attività del supermercato “Brico Io” di via dei Colli e il licenziamento dei 9 lavoratori. I dipendenti non sono pagati dal mese di febbraio (per mesi hanno continuato a lavorare lo stesso) e l’ultimo giorno di […]

SIGNA – Si è tenuto stamani all’Unità di Crisi della Città metropolitana a Firenze l’incontro sulla chiusura per cessazione attività del supermercato “Brico Io” di via dei Colli e il licenziamento dei 9 lavoratori. I dipendenti non sono pagati dal mese di febbraio (per mesi hanno continuato a lavorare lo stesso) e l’ultimo giorno di attività del negozio sarà il prossimo 30 luglio. All’incontro erano presenti il consulente del lavoro che rappresenta l’azienda, la Filcams Cgil, i lavoratori, il vice-sindaco di Signa Sara Ambra e un dirigente della Città Metropolitana. Il sindacato ha chiesto un piano di rientro scritto degli stipendi non pagati ai lavoratori, e il consulente si è impegnato a trasmettere all’azienda la richiesta: in caso di rifiuto, i lavoratori sono pronti a dimettersi per giusta causa e ad aprire una vertenza (dopo il licenziamento, l’azienda ha presentato un concordato). In tutto questo, il negozio è comunque aperto, e stamani, si legge in una nota del sindacato,  “si è appreso che per permetterlo l’azienda ha assunto altri due lavoratori a tempo determinato”. “Una cosa grave e inaccettabile per i lavoratori licenziati, – ha detto Chiara Liberati di Filcams Cgil Firenze – come spesso succede, cattivi investimenti e una mala gestione imprenditoriale ricadono sulle lavoratrici e i lavoratori e sulla loro vita. La notizia che l’azienda abbia presentato un concordato dopo aver licenziato tutti i lavoratori poi confonde ancora più la situazione. Ci chiediamo se l’attività cessa davvero o ci può essere continuità con aziende disposte a subentrare. I dipendenti hanno diritto alla chiarezza. Facciamo un appello anche alla casa madre, visto che il marchio “Brico Io” non può permettersi un negozio chiuso così, c’è un evidente danno d’immagine”. In contemporanea all’incontro in Città Metropolitana, stamani si è svolto un presidio dei lavoratori e delle lavoratrici di Brico Io a Palazzo Medici Riccardi in via Cavour a Firenze.