La città dei lettori. Verdone “Scrivere è fermare il tempo”

CALENZANO – “Per me scrivere è fermare il tempo. La memoria storica è qualcosa di fondamentale e i giovani oggi non hanno la curiosità di conoscere quello che c’era prima”. Carlo Verdone ieri pomeriggio, sul calare della sera, è stato ospite de La Città dei lettori il format letterario organizzato dall’associazione Wimbledon, che da due […]

CALENZANO – “Per me scrivere è fermare il tempo. La memoria storica è qualcosa di fondamentale e i giovani oggi non hanno la curiosità di conoscere quello che c’era prima”. Carlo Verdone ieri pomeriggio, sul calare della sera, è stato ospite de La Città dei lettori il format letterario organizzato dall’associazione Wimbledon, che da due anni è sbarcato a Calenzano come ha spiegato il direttore Gabriele Ametrano aprendo i tre incontri del pomeriggio. Carlo Verdone, davanti ad un pubblico in attesa che aveva riempito lo spazio esterno della biblioteca CiviCa, ha raccontato come ha deciso di scrivere “La carezza della memoria”, una storia densa di aneddoti e storie personali. Partendo da alcuni “ritratti” del libro, ricordi raccolti trovando una serie di vecchi oggetti, Verdone si è lasciato andare narrando dell’amatissimo padre, Mario Verdone, di personaggi incontrati per un breve periodo della vita e dei due figli ai quali, ha detto, “dopo il film C’era un cinese in coma che non aveva avuto il successo sperato, ho deciso di fare con loro quello che aveva fatto mio padre con me: viaggiare. E così ho fatto con Giulia e Paolo”.

Nel libro, ha spiegato Verdone, c’è tutto dai personaggi diventati poi ispirazione per i film e Roma, dagli incontri con Carlo Campanini e quello con Macario alla prima volta che arrivò per lavoro a Torino. “Tutto il libro – ha detto Verdone – è un omaggio, un ringraziamento a qualcuno”. E poi ha annunciato l’uscita di una serie tv “Vita da Carlo” su Amazon Prime. Questa sera, 4 settembre, ultimo appuntamento a Calenzano con La città dei lettori. Tra gli ospiti l’atteso Andrea Vitali.