La mostra “Ai confini dell’accoglienza” da Sesto Fiorentino arriva al Brennero

BRENNERO – È aperta al pubblico fino al 7 gennaio la mostra fotografica “Ai confini dell’accoglienza – dalla Toscana a Idomeni”, iniziativa che si inserisce nella cornice di eventi dedicati al tema del confine e del suo attraversamento promossi da Autostrada del Brennero all’interno del Plessi Museum. La mostra racconta le condizioni di vita di quello […]

BRENNERO – È aperta al pubblico fino al 7 gennaio la mostra fotografica “Ai confini dell’accoglienza – dalla Toscana a Idomeni”, iniziativa che si inserisce nella cornice di eventi dedicati al tema del confine e del suo attraversamento promossi da Autostrada del Brennero all’interno del Plessi Museum. La mostra racconta le condizioni di vita di quello che è stato il più grande campo profughi d’Europa, situato nei pressi della cittadina di Idomeni, nella Grecia del nord, e diventato tristemente famoso quando, a partire dal 2014, i rifugiati scappati dalla guerra civile in Siria, e da altri paesi del Medio Oriente, hanno cominciato a recarsi qui per attraversare il confine greco e raggiungere l’Europa occidentale.

Le immagini esposte sono state scattate da volontari del Nucleo documentazione della Croce Viola di Sesto Fiorentino e Anpas Toscana protezione civile italiana, che per sette giorni hanno vissuto con uomini, donne e bambini protagonisti di questo triste “inferno contemporaneo”. Trenta scatti che narrano una storia fatta di disperazione mista a orgoglio, frustrazione e dignità, svoltasi nei giorni in cui il governo greco ha deciso di iniziare lo smantellamento del campo di Idomeni e di trasferire gli ospitanti in altre strutture. Nelle foto emerge, cruda, la realtà che i volontari hanno visto entrando nel campo, ormai in fase di sgombero. La mostra ha toccato vari luoghi della penisola, da Sesto Fiorentino a Pistoia, passando per la Camera dei deputati di Roma, Orvieto, Casal di Principe, San Donato Milanese, Collegno. A fine gennaio approderà al Parlamento europeo di Bruxelles.

Ora più che mai ogni sforzo ed ogni riflessione sul tema del confine risultano preziosi, soprattutto se tesi a ricordare il dolore e la difficoltà del vivere e del sopravvivere in luoghi di frontiera. Il Plessi Museum – che da ex dogana si è convertito in area di servizio per chi il confine del Brennero lo sta per attraversare o lo ha appena fatto – risulta un luogo significativo per ospitare e dare risonanza a un progetto espositivo come questo. L’ingresso è gratuito.