Le eredità della Provincia nella Piana: strade e protezione civile

SESTO FIORENTINO – La Provincia sta per chiudere i battenti (in quanto tale) per lasciare spazio alla nuova Città metropolitana che, pare, continuerà ad esercitare le stesse competenze ma con un’assemblea non elettiva (le nomine rappresentano un secondo livello di rappresentanza, ovvero i rappresentanti saranno eletti tra i consiglieri comunali e i sindaci dei comuni […]

SESTO FIORENTINO – La Provincia sta per chiudere i battenti (in quanto tale) per lasciare spazio alla nuova Città metropolitana che, pare, continuerà ad esercitare le stesse competenze ma con un’assemblea non elettiva (le nomine rappresentano un secondo livello di rappresentanza, ovvero i rappresentanti saranno eletti tra i consiglieri comunali e i sindaci dei comuni dell’attuale Provincia). Ci sono, però, alcuni progetti che sono ormai in corso d’opera. Ne abbiamo parlato con l’ultimo presidente della Provincia di Firenze, in carica fino al 31 dicembre 2014, Andrea Barducci.
Quali interventi sono ancora da completare sul territorio della Piana?
” Tra Sesto, Campi e Calenzano – spiega Barducci – c’è da ultimare la Perfetti Ricasoli Mezzana all’altezza dell’attraversamento dell’Autosole. Lì i lavori si erano fermati per un po’ di tempo in attesa che venisse concluso l’accordo con Autostrade. Adesso i lavori vanno spediti, la aprte che riguarda il comune di Sesto vanno avanti spediti e tra non molto saranno completati nel tratto tra via Parri e via di Limite. Mentre il ponte che consentirà l’attraversamento dell’autostrada è già progettato e finanziato e la società Autostrade sta praticando i preliminari per l’avvio dell’operazione finale. Chi verrà dovrà solo gestire la conclusione dell’intervento”.
A Sesto, però, c’è anche la questione della frana di Monte Morello.
“La vicenda della ex panoramica Colli Alti ora provinciale 130 è diversa – dice Barducci – si tratta di una frana in movimento che, secondo i tecnici, ancora deve finire di assestarsi. Quando il movimento franoso sarà finito sarà possibile intervenire in maniera definitiva con, probabilmente, un cambiamento del tragitto cosa che potrà essere fatta solo dopo aver coinvolto tutti gli enti interessati per questioni urbanistiche e ambientali”.
la-chiusa-calenzano-piazzale-provincia-protezione-civile-f8678L’area della protezione civile alla Chiusa di Calenzano che destino avrà?
“Certamente continuerà la propria funzione – conclude Barducci – ovviamente si dovrà capire a chi andranno le attuali funzioni e competenze. Può darsi che la Regione richiami a sé tutto il settore della protezione civile adesso delegato ad altri enti”.