Lega “scritta ingiuriosa sui muri di via Cafiero contro il ministro Salvini”

SESTO FIORENTINO – Una scritta contro il vice-presidente del Consiglio e ministro dell’interno del Governo, Matteo Salvini, è comparsa sui muri di via Cafiero. Si tratta, si legge in una nota della Lega, di una “scritta ignobile in cui viene riportata la frase “Spara a Salvini”. Riteniamo tale gesto criminale molto grave  nei confronti del nostro ministro, […]

SESTO FIORENTINO – Una scritta contro il vice-presidente del Consiglio e ministro dell’interno del Governo, Matteo Salvini, è comparsa sui muri di via Cafiero. Si tratta, si legge in una nota della Lega, di una “scritta ignobile in cui viene riportata la frase “Spara a Salvini”. Riteniamo tale gesto criminale molto grave  nei confronti del nostro ministro, il quale merita il massimo rispetto, principalmente come uomo e come esponente delle istituzioni”.

“E’ inammissibile – prosegue la nota a firma di Daniela Pancani, responsabile Lega Sesto Fiorentino, e di Filippo La Grassa, coordinatore Lega Piana Fiorentina – che vengano scritte frasi di istigazione alla violenza di questo tipo, forse nel tentativo di strumentalizzare un cospicuo lavoro che il nostro governo ha voluto fortemente, in particolare la Lega in merito alla Proposta di legger relativa alla modifica al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di legittima difesa e di aggravamento delle pene per i reati di furto in abitazione e furto con scasso”.

Nella nota la Lega spiega che “in particolare l’Articolo 52 del codice penale che recita “sussiste sempre il rapporto di proporzione” tra offesa e difesa e che riconosce la legittima difesa anche di fronte alla semplice “minaccia dell’uso di armi”. Riteniamo molto grave stravolgere un provvedimento così importante che finalmente riconosce valore alla vittima, in una legislazione che di fatto fino a poco prima del provvedimento si mostrava troppo a favore del carnefice.
Sarebbe importante che la persona che ha scritto una frase così grave di istigazione all’omicidio (perché di questo si tratta) nei confronti del nostro ministro (verso il quale esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza affettiva), conoscesse tutte le famiglie che in Italia si sono trovate vittime proprio per non aver potuto difendersi e che hanno perso i loro cari, subendo interminabili processi e compromissione del funzionamento psicologico, sociale e lavorativo a causa del danno subito”.

“Ci attendiamo – concludono – che il sindaco Lorenzo Falchi si esprima su questa vicenda mostrando vicinanza al nostro ministro e condanni severamente il gesto”.

(Foto inviata dalla Lega)