Liberazione di Sesto, “Manteniamo viva la memoria”

SESTO FIORENTINO – E’ stata celebrata questa mattina la Liberazione di Sesto Fiorentino. Il 70° anniversario della Liberazione è iniziato con la deposizione delle corone al Cimitero Maggiore e dopo la Messa alla Pieve di San Martino il corteo ha attraversato tutta la città fino al Monumento ai Caduti e al Partigiano in piazza Vittorio […]

SESTO FIORENTINO – E’ stata celebrata questa mattina la Liberazione di Sesto Fiorentino. Il 70° anniversario della Liberazione è iniziato con la deposizione delle corone al Cimitero Maggiore e dopo la Messa alla Pieve di San Martino il corteo ha attraversato tutta la città fino al Monumento ai Caduti e al Partigiano in piazza Vittorio Veneto. A ricordare la LiberatazioneMoreno Cipriani rappresentante Aned provinciale di Firenze, Graziella Milani della Consulta del comitato unitario antifascista e Roberto Corsi dell’Anpi. “Noi dell’Anpi apriamo gli armadi della nostra storia – ha detto Corsi – perchè è importante per il presente. Sono trascorsi 70 anni e la generazione di allora è quasi estinta”. Corsi ha poi sottolineato che “A Sesto gli antifascisti volevano salvare le fabbriche Arrigoni e Ginori perchè sapevano che il lavoro è importante”.

Alla celebrazione hanno partecipato i Gonfaloni della Regione, della Provincia di Firenze con il presidente Andrea Barducci e quelli dei Comuni di Calenzano con il sindaco Alessio Biagioli, di Campi Bisenzio con il sindaco Emiliano Fossi e il vicesindaco Monica Roso, di Signa e Scandicci.

“Oggi ricordiamo quelle persone che, con il loro sacrificio, ci hanno permesso di vivere in una società dove i principi di libertà e democrazia sono il cardine della convivenza civile. Non è una celebrazione rituale, ma è l’impegno a mantenere viva la Memoria, senza la quale non avremo futuro   – ha detto il sindaco Sara Biagiotti nel suo intervento –. La nostra Repubblica affonda radici nei valori della Resistenza e la lotta partigiana è stato il riscatto morale e politico di un intero popolo. Sesto Fiorentino – ha aggiunto il sindaco – è stato il primo Comune socialista della Toscana, e quello spirito, quella fiamma che alimenta il desiderio di libertà e democrazia, è sempre stato vivo nei sestesi, che non hanno mai chinato la testa. A Sesto, la Liberazione  è stato un grande movimento di popolo, di contadini, di braccianti, di giovani e operai che hanno messo a rischio la loro vita. Abbiamo un debito di riconoscenza verso chi, in quei tragici anni, ha sacrificato tutto e abbiamo quindi  il dovere di trasferire ai giovani la lezione fondamentale che ci ha dato la Resistenza”.

Alle celebrazioni è intervenuto anche l’On. Emanuele Fiano, membro della commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati. “Noi non celebriamo solo fatti storici – ha detto – Noi siamo qui perché la Resistenza è la matrice identitaria del nostro Paese. La Liberazione è stata il riscatto di una generazione che per prima ha capito che solo un cambiamento, prima personale e poi collettivo, poteva modificare il corso della Storia e restituire al Paese libertà, democrazia e dignità. La nostra generazione ha ricevuto in dono la democrazia. È compito della politica difenderla”.
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