Liberi di Cambiare si presenta, Quercioli: “Ventiquattro persone coraggiose”

CAMPI BISENZIO – E’ stato il giardino pubblico di via Cellerese, nella frazione de Il Rosi, a ospitare questa mattina la presentazione dei ventiquattro candidati che vanno a formare “Liberi di cambiare”, la lista civica nata a sostegno della candidatura a sindaco di Maria Serena Quercioli insieme a Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia. […]

CAMPI BISENZIO – E’ stato il giardino pubblico di via Cellerese, nella frazione de Il Rosi, a ospitare questa mattina la presentazione dei ventiquattro candidati che vanno a formare “Liberi di cambiare”, la lista civica nata a sostegno della candidatura a sindaco di Maria Serena Quercioli insieme a Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia. Una lista formata da 24 persone, “ventiquattro persone coraggiose”, come le ha definite la stessa Quercioli in apertura del suo intervento. Tutto il blocco dei moderati e della non sinistra è stato finalmente ricomposto, un risultato che mi entusiasma e che mi riempie d’orgoglio. Per una Campi diversa da quella attuale ventiquattro candidati hanno deciso di metterci la faccia. A Campi Bisenzio, dagli anni ’90 fino al 2013, ci sono state varie liste civiche che hanno sfidato il centro-sinistra ma questa volta lo scenario socio-politico ed economico è diverso”.

E ancora: “Per la prima volta nella storia di Campi, il centro-destra si presenta unito e ha proposto un programma alternativo e fatto di cose concrete, credibili e realizzabili fin da subito. “Liberi di cambiare” non è alla ricerca di poltrone e di stipendi fissi ma vuole spezzare il meccanismo di quasi “dittatura” che si è instaurato a Campi. La campagna elettorale non è solo parlare di aeroporto, termovalorizzatore e tramvia: in politica si parla della gente e delle criticità. Per tutti questi motivi “Liberi di cambiare” è una lista molto eterogenea, con qualcuno di grande esperienza politica, con candidati che si sono spesi (e si spendono tuttora) per l’associazionismo e le frazioni, per lo sport, per la vita nelle parrocchie. Dallo studente al pensionato, ognuno ha la sua storia e le sue motivazioni per cui ha deciso di impegnarsi per una Campi diversa”.

La lista civica è composta da: Gianni Bini (1951), Stefania Signorini (1980), Enzo Casetti (1966), Filippo Cassarà (1962), Monica Borracchini (1967), Nicole Gulli (1987), Alessandro Tarducci (1977), Renza Martini (1952), Irene Mandalà (1969), Ahmed Said Zakaria Hagi detto “Zaccaria” (1998), Giovanna Sestini (1955), Annalisa Iannucci (1969), Enza La Mazza detta “La francesina” (1968), David Gori (1981), Rosaria Grassi (1966), Giorgio Gargiulo (1986), Giovanni Brandino (1951), Tommaso Masi (1949), Massimo Guido Settesoldi detto “Lo spezzino” (1950), Marco Batacchi (1958), Mario Paoli (1948), Marco Curcio (1985), Alessandro Gori (1979) e Lorenzo Pace (1985).

“La lista civica (che sono certa sarà supportata esternamente da tante persone) è stato un viaggio nella mia vita: con pochi ci conosciamo da tempo ma con diversi ho avuto la grande opportunità di lavorare per i miei articoli e conosco il loro impegno e la loro professionalità. In primo luogo possiamo contare sull’appoggio di Gianni Bini, eletto cinque anni fa in consiglio comunale per la lista Alleanza Cittadina e di Giovanni Brandino, che dopo un lungo impegno consiliare, nel 2013 si era candidato sindaco per la lista “Comune Amico”. Inoltre, possiamo contare sull’appoggio del movimento “Energie per l’Italia” di Stefano Parisi con un candidato, Giorgio Gargiulo che ha esperienza politica e conosce i problemi della Piana”.

“Nella composizione della lista – ha continuato – ho cercato di dare un rappresentante a ogni frazione e ci sono riuscita. Due di queste oggi vivono in situazioni di grande sofferenza: sono Capalle e San Donnino ma si possono aggiungere tutte le altre frazioni. E per questo motivo oggi siamo al Rosi. Quale amministrazione (salvo l’era Chini il quale con la costruzione del centro civico “Vivere Il Rosi” pensa di aver dato tutte le risposte) si è presa cura di questa zona? Una frazione peraltro bella, sotto le colline pratesi, ma poco curata con uno scheletro di cemento che ricorda lo scandalo “appaltopoli” del 2007. Ho voluto di proposito presentare la lista civica al Rosi e non in altre location proprio perchè le frazioni sono parte integrante di Campi Bisenzio. Così come per Sant’Angelo a Lecore dove saremo il 10 maggio alle 21″.

“Il nostro programma di governo ci rende credibili perchè chi ha lavorato sul territorio, ripeto anche questo concetto, conosce le sensibilità dei cittadini. La sensibilità è esserci sempre. E se un sindaco vuole ricambiare l’invito a pranzo di chi lo aveva invitato, deve farlo nell’intimità, altrimenti diventa un pranzo elettorale. Il dovere morale di un sindaco sarebbe quello di invitare a pranzo chi non può e a Campi sono in tanti a “non potere”. Un giornalista sa che diversi cittadini ti chiedono di andare nella propria casa per raccogliere storie di disagio, perchè gli amministratori non li hanno ascoltati e il giornale è l’ultima spiaggia. E’ facile invitare a tavola un sindaco (con la squadra di assessori e staff del Comune) quando si “sta bene” per parlare di tramvia o di rifiuti, più imbarazzante è esternare le proprie sofferenze, mostrare una casa o una condizione di vita della quale magari ci si vergogna. I giornalisti, me compresa, sono stati anche in queste case, sindaci e assessori no”.