Livorno, il racconto della Fratellanza: “Situazione complicata”

CAMPI BISENZIO – A tre giorni dalla drammatica alluvione di Livorno, “la situazione è ancora molto complicata”. A raccontarci, in presa diretta, cosa sta succedendo nella città labronica è Marco Benevento, fino a questa sera sul posto insieme a un altro volontario della Fratellanza Popolare di San Donnino mentre altre squadre sono pronte a partire […]

CAMPI BISENZIO – A tre giorni dalla drammatica alluvione di Livorno, “la situazione è ancora molto complicata”. A raccontarci, in presa diretta, cosa sta succedendo nella città labronica è Marco Benevento, fino a questa sera sul posto insieme a un altro volontario della Fratellanza Popolare di San Donnino mentre altre squadre sono pronte a partire (i turni sono di dodici ore) se ci sarà richiesta da parte della Sala operativa regionale della Protezione civile. “Siamo arrivati stamani alle 8 – racconta – e al PalaModigliani ci hanno affidato il coordinamento, di uomini e mezzi, di una zona della città duramente colpita. Ci sono ancora garage allagati, l’energia elettrica va e viene e, per quello che posso vedere io, ci sarà molto da fare anche nei prossimi giorni”. Sono circa 300, in rappresentanza delle varie associazioni e a turni diversi, i volontari della nostra regione presenti a Livorno, a ulteriore dimostrazione del fatto che, quando c’è bisogno, la macchina della solidarietà della Toscana è sempre pronta a partire. Così come è già partita la macchina della ricostruzione. Grazie alle tecnologie messe a disposizione della Regione Toscana e da Rfi, infatti, saranno ripristinati i ponti crollati su rio Maggiore e rio Ardenza, che hanno lasciato isolate le frazioni collinari di Limoncino e Via Remota. I lavori di consolidamento del terreno e di scavo per le fondazioni sono già iniziati e nelle prossime ore arriveranno i trasporti eccezionali che porteranno a Livorno le lunghe travi in acciaio che Rfi di solito usa per realizzare passaggi per i convogli in situazioni analoghe. I nuovi ponti, di 15 metri quello sul rio Maggiore e di 25 metri l’altro, sul rio Ardenza, saranno uno dei primi esempi in Toscana in cui vengono applicate tecnologie ferroviarie per attraversamenti civili. Ieri, inoltre, la giunta regionale toscana ha approvato la delibera con la quale si stanziano i primi 3 milioni di euro che serviranno per gli investimenti più urgenti a Livorno e nel pisano. Nel frattempo sempre ieri il presidente Enrico Rossi ha trasmesso al Dipartimento di Protezione civile nazionale la richiesta di stato d’emergenza nazionale con allegata la richiesta di 180 milioni di euro, la cifra della prima stima dei danni.