Marcheschi (FdI): “Aeroporto, non si può tornare indietro. Si ferma solo lo sviluppo”

FIRENZE – Cresce l’attesa per la (l’ennesima) Conferenza dei servizi sull’ampliamento dell’aeroporto di Firenze in programma domani, mercoledì 6 febbraio, a Roma. Cresce l’attesa anche dopo le recenti esternazioni del ministro Toninelli che, nei giorni scorsi, ha dichiarato l’indisponibilità (o la non volontà) di soldi pubblici lasciando la patata bollente degli investimenti nelle mani di […]

FIRENZE – Cresce l’attesa per la (l’ennesima) Conferenza dei servizi sull’ampliamento dell’aeroporto di Firenze in programma domani, mercoledì 6 febbraio, a Roma. Cresce l’attesa anche dopo le recenti esternazioni del ministro Toninelli che, nei giorni scorsi, ha dichiarato l’indisponibilità (o la non volontà) di soldi pubblici lasciando la patata bollente degli investimenti nelle mani di Toscana Aeroporti. Oggi sull’argomento ha parlato Paolo Marcheschi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e candidato sindaco a Firenze alle amministrative di maggio. “Non si può tornare indietro, – ha detto Marcheschi – fermare lo sviluppo significa far chiudere l’aeroporto di Firenze. Il 6 febbraio, dalla Conferenza dei servizi ci aspettiamo un solo esito. Non accettiamo altri rinvii. Il sistema aeroportuale toscano deve superare i 10 milioni di passeggeri all’anno per essere considerato di livello nazionale, perciò i soldi pubblici e privati dovranno essere impiegati sia per lo scalo di Pisa che per quello di Firenze. Corriamo il rischio, senza un sistema aeroportuale integrato, che il privato si dirotti verso altri lidi oppure che investa e privilegi solo uno dei due. E questo significherebbe affossare l’intero sistema toscano”.