Martina, editrice “fai da te”: con “Apertura” un inno alla passione per la scrittura

CAMPI BISENZIO – La passione per la scrittura, la voglia di mettersi in gioco, il desiderio di raccontare una storia che ha anche qualcosa di autobiografico. Se uniamo questi elementi, un po’ come nel gioco dei “puntini” della “Settimana enigmistica”, viene fuori il ritratto di Martina Vignozzi e di quello che è il suo primo […]

CAMPI BISENZIO – La passione per la scrittura, la voglia di mettersi in gioco, il desiderio di raccontare una storia che ha anche qualcosa di autobiografico. Se uniamo questi elementi, un po’ come nel gioco dei “puntini” della “Settimana enigmistica”, viene fuori il ritratto di Martina Vignozzi e di quello che è il suo primo romanzo: “Apertura” il titolo, proprio perché in tutte le prime volte che si rispettino, ci si vuole “aprire” verso il mondo esterno. Fin qui niente di particolare, o quasi- Già, perché Martina ha 25 anni e, almeno dal punto di vista di chi scrive, è raro trovare una ragazza così giovane che ami passare il suo tempo a creare storie, una passione che coltiva fin dall’adolescenza. Quelle “sceneggiature”, con il passare del tempo, sono diventate un romanzo ma la risposta ricevuta dalle numerose case editrici a cui si è rivolta è sempre stata la stessa: “E’ una buona idea ma siccome non sei famosa non ci sentiamo di pubblicare il libro”. Già, come se uno nascesse e diventasse famoso all’istante. Se poi questo fosse l’aspetto più importante nella vita. Martina, però, non si è persa d’animo e con Amazon adesso il libro è disponibile sia in formato cartaceo che digitale. Laureata in lingue, insegnante di inglese alla scuola Marco Polo di Sant’Angelo a Lecore, quello di “Apertura” vuole essere anche un modo nuovo di raccontare le storie. In questo caso, ambientata fra il 1989 e il 1991, la sintesi della sua grande passione per la cultura americana, con diversi richiami a luoghi e brani musicali che consentono di immergersi in quegli anni, ma anche del periodo storico che avrebbe voluto vivere: “Gli anni Ottanta mi hanno sempre affascinato, da qui l’idea di far partire tutto nel 1989, l’anno della caduta del muro di Berlino. E dell’incontro a una festa di un gruppo di ragazzi appena diplomati…”. Fatto il libro, è partita la promozione. Anche questa fatta in modo originale, visto che ogni giorno sia su Instagram che su Facebook viene pubblicata un’immagine che racconta qualcosa di “Apertura”, una storia fatta con le immagini, con la collaborazione del fotografo Domenico Grillo e di un nutrito gruppo di persone che, come se fossero su un set, ricreano un frammento dei vari capitoli. “Bisogna sempre dare il massimo”, aggiunge Martina, che in un post su Facebook, che ci ha subito incuriositi, riassume così la sua di storia: “4 anni di lavoro, 10 personaggi, 400 pagine di parole, quasi 20 case editrici che hanno ricevuto il manoscritto, tre editori contattati di persona. Più di una risposta, ma sempre la stessa: bello, scritto bene ma “adesso in Italia vengono pubblicati i libri di chi è già conosciuto, soprattutto sul web, quindi non possiamo procedere con la pubblicazione. Preferiamo un libro scritto male da poter aggiustare, un libro di chi è già famoso. Un lavoro, anche se è valido, non viene pubblicato se l’autore non è conosciuto”. “Ma questa è una storia che non si arrende. Rispetta il suo nome, e decide di andare avanti, con la forza dei vent’anni che la contraddistingue, quella che ancora non le hanno tolto. Perché “Apertura” è amicizia, amore, canzoni urlate alla radio, il momento del tuffo nella vita da adulti. Sogni, grandi e piccoli, litigi, paure, conquiste”. Conquiste che noi abbiamo raccontato volentieri.