Mercatone Uno: discussione in consiglio regionale

CALENZANO – La vicenda del Mercatone Uno e dei lavoratori è stata portata in consiglio regionale con una interrogazione presentata dalla Lega dai consiglieri Marco Casucci e Jacopo Alberti che chiedevano se presidente e giunta regionale ritenessero di relazionare al consiglio sugli sviluppi della vicenda di Mercatone Uno, monitorando l’evolversi della situazione e contribuendo al sostegno […]

CALENZANO – La vicenda del Mercatone Uno e dei lavoratori è stata portata in consiglio regionale con una interrogazione presentata dalla Lega dai consiglieri Marco Casucci e Jacopo Alberti che chiedevano se presidente e giunta regionale ritenessero di relazionare al consiglio sugli sviluppi della vicenda di Mercatone Uno, monitorando l’evolversi della situazione e contribuendo al sostegno dei lavoratori dei punti vendita toscani.

“Nel corso dell’intera vicenda Mercatone Uno – ha risposto l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli – l’unità di crisi della Regione Toscana fin dal 2015 ha organizzato vari incontri congiunti per la ricerca di soluzioni efficaci, come ad esempio la messa in atto di piani di ricollocazione e percorsi formativi a favore dei lavoratori a rischio di esubero, per ridurre al minimo i costi sociali della ricaduta occupazionale”.

“Mercatone Uno – ricorda il testo dell’interrogazione – è una catena italiana di ipermercati per la grande distribuzione non alimentare, presente con 55 punti vendita in Italia, di cui 6 in Toscana. Il 23 maggio 2019, il Tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento, la catena ha chiuso e i mille e 800 dipendenti lo hanno appreso dal passa parola sui social network”.

Bugli ha ripercorso la storia della crisi, iniziata nel 2015 con la procedura di amministrazione controllata. La procedura si era chiusa nel 2018 con la vendita degli asset alla Shernon Holding, operante in continuità nel settore dei mobili, e alla Cosmo Spa, con il marchio Globo, operante nel settore dell’abbigliamento e accessori. Grazie a questo passaggio, in Toscana erano passati alla Shernon i punti vendita Mercatone Uno di Navacchio (Pisa), con 30 dipendenti, e Calenzano con 27 dipendenti; al marchio Globo della Cosmo Spa erano invece passati, trasformati in punti vendita di abbigliamento, le sedi di Lucca, Altopascio (Lucca) e Colle Val d’Elsa (Siena), dove attualmente sono occupati 82 addetti. Nel maggio 2019, dopo il fallimento della Shernon, si è riaperta la situazione di crisi per le sedi di Navacchio e Calenzano, che ad oggi sono chiuse e dove restano incerte le sorti di 35 lavoratori (18 a Navacchio e 17 a Calenzano).