Misericordia di Calenzano: una storia lunga 50 anni

CALENZANO – La Misericordia di Calenzano compie 50 anni. Gli auguri sono arrivati anche da Gianni Morandi, auguri rivolti a tutti i volontari che in questi anni hanno fatto in modo che l’associazione potesse crescere ed essere sempre più vicino ai calenzanesi. La festa di compleanno si svolgerà in due giornate: il 19 novembre con […]

CALENZANO – La Misericordia di Calenzano compie 50 anni. Gli auguri sono arrivati anche da Gianni Morandi, auguri rivolti a tutti i volontari che in questi anni hanno fatto in modo che l’associazione potesse crescere ed essere sempre più vicino ai calenzanesi. La festa di compleanno si svolgerà in due giornate: il 19 novembre con la presentazione del testo “Misericordia di Calenzano: un viaggio lungo 50 anni” alle 18.15 nella Sala Conferenze del nuovo Palazzo comunale seguita da un piccolo apertivo e domenica 22 novembre con una serie di appuntamenti che prenderanno il via dalle 9 in piazza del Ghirlandaio dove si trova l’attuale sede della Misericordia.

“In tutti questi anni siamo cresciuti e maturati e questo ci stimola ad andare avanti – dice il presidente Paolo Pineti – ci teniamo anche a ricordare Fabiano Lumini che per quaranta anni è stato il presidente e se questa Misericordia oggi è così molto lo si deve proprio a Lumini che si è impegntato”.

La Misericordia di Calenzano è stata fondata il 19 novembre 1965 e il primo presidente è stato proprio Lumini poi sostituito per due mandati da Sauro Venturi e quindi recentemente da Paolo Pineti. La sede all’inizio è stata in via Larga, ma solo un mese dopo, il 17 dicembre 1965 la Misericordia di Prato acquistò il terreno dove sorge attualmente la sede, in piazza del Ghirlandaio: nel 1970 venne posata la prima pietra e l’anno successivo, il 1971 si tenne l’inaugurazione dei locali.

“Gli anni Ottanta sono stati importanti per la nostra sede – dice Pineti – si amplia la struttura e nel 1980 chiediamo la deroga alla Misericordia di Prato per far partecipare ai servizi di emergenza le donne, in questo siamo stati una delle prime Misericordie. Per me, invece, gli anni Settanta sono stati importanti: ho cominciato a fare volontariato e poi sono stato seguito da tutta la mia famiglia. Questa è una caratteristica dei volontari della Misericordia di Calenzano: la partecipazione familiare”.

Negli anni sono entrati a far parte del curriculum della Misericordia: la caccia al tesoro, la festa di giugno, il medico a bordo delle ambulanze. Fino allo scorso anno quando, nel 2014, viene acquistato dalla Misericordia di Prato il terreno tra via Petrarca e via Giusti per realizzare la nuova sede. A raccontare i 50 anni di vita della Misericordia è stato Francesco Ruchin che ha raccolto i documenti e il materiale archiviato, tra cui anche foto che comporranno una mostra.

“Il prossimo intervento sarà la realizzazione dei locali delle cappelle del commiato – spiega Pineti – che contiamo di inaugurare nella primavera del 2016”.

“Chi meglio della Misericordia può realizzare questo servizio – dice il correttore Don Paolo Cioni – c’è un disagio da parte delle persono per portare i defunti alle cappelle di Sesto Fiorentino o di Prato e la Misericordia in questo deve rispondere”.

Oggi i volontari sono 150 di cui una novantina attivi e poco meno della metà sono donne, soprattutto giovani che si occupano dei seriviz di emergenza. I mezzi a disposizione sono: 5 ambulanze di cui due infermieristiche e tre per il trasporto ordinario e 6 automezzi (5 oltre ad un pulmino). In una anno, dall’ottobre 2014 all’ottobre di quest’anno sono stati fatti 9500 servizi di trasporto sociale non convenzionato e percorsi 28mila chilometri per le emergenze, 170mila chilometri per i servizi ordinari e 36mila chilometri per i servizi sociali.

“L’augurio che faccio alla Misericordia – dice Don Cioni – è che da questa storia importante di 50 anni si possa trovare un nuovo impulso senza perdere lo spirito cristiano. La Misericordia deve stare tra gli uomini e deve seguire il segno dei tempi”.