Museo Ginori, il sindaco Falchi chiede un incontro con il Ministro

SESTO FIORENTINO – “L’attenzione sul Museo Ginori da parte del Ministero e della Soprintendenza è stata, fino ad oggi, alta. Ma a quasi tre anni dalla chiusura, alla vigilia di un’asta che, in base alle informazioni in nostro possesso, andrà deserta, è necessario che ci sia un impegno ancora più forte e più netto. Per […]

SESTO FIORENTINO – “L’attenzione sul Museo Ginori da parte del Ministero e della Soprintendenza è stata, fino ad oggi, alta. Ma a quasi tre anni dalla chiusura, alla vigilia di un’asta che, in base alle informazioni in nostro possesso, andrà deserta, è necessario che ci sia un impegno ancora più forte e più netto. Per questo abbiamo chiesto un incontro al Ministro Franceschini, col quale è necessario affrontare una situazione che si fa sempre più delicata”.

Lo ha annunciato il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi intervenendo, questo pomeriggio, durante i lavori della IV Commissione consiliare, ai quali ha preso parte anche il Consigliere per le Politiche culturali Tomaso Montanari.

“Il Museo della Ginori è un museo di impresa – ha affermato il sindaco – che acquisisce e mantiene il suo senso a condizione di rimanere vicino alla manifattura. La battaglia per i terreni dello stabilimento è, per questo, esiziale e legata profondamente al museo che deve essere salvato, la sua proprietà deve essere pubblica e deve essere gestito e valorizzato attraverso una fondazione che metta insieme il pubblico con il privato”.

“Siamo davvero in un momento cruciale – ha puntualizzato Montanari – L’impegno del Ministero, fin ad oggi, c’è stato attraverso il lavoro degli uffici periferici, ma arrivati a questo punto è necessaria una decisione politica, perché la velocità con cui sta degradandosi la struttura non permette di attendere i tempi della burocrazia. Vogliamo sentire dalla viva voce del Ministro quali siano i suoi intendimenti, perché tocca alla Stato mettere la maggior parte dei fondi necessari all’acquisizione. Non possiamo arrivare all’estate senza riposte”.