Museo Ginori. Zambini (PD) “Il Comune si impegni a far diventare la Fondazione un luogo di partecipazione”

SESTO FIORENTINO – “Si conclude così un percorso e se ne apre un altro, quello che deve far riaprire al più presto il Museo e renderlo luogo vitale della storia, della cultura e della creatività. Uno spazio immerso nel presente e nel territorio”. E’ quanto ha affermato, in una nota, il capogruppo del PD Lorenzo […]

SESTO FIORENTINO – “Si conclude così un percorso e se ne apre un altro, quello che deve far riaprire al più presto il Museo e renderlo luogo vitale della storia, della cultura e della creatività. Uno spazio immerso nel presente e nel territorio”. E’ quanto ha affermato, in una nota, il capogruppo del PD Lorenzo Zambini dopo l’approvazione, ieri 12 dicembre, in consiglio comunale dello schema degli atti per la costituzione della Fondazione del Museo Ginori.

“Non c’è bisogno di fare tanti giri di parole – ha detto Zambini – il Museo Ginori è salvo e con una prospettiva concreta grazie alla convinzione del Ministro Franceschini e all’intervento pubblico dello Stato. Se in questo percorso c’è stato un rallentamento è stato proprio nel periodo in cui Franceschini non era più Ministro alla cultura. Ora, dopo poche settimane dalla sua nomina, il cammino è ripreso e la Fondazione sta per partire. Il Ministero dei Beni culturali ha acquistato l’immobile museale e la collezione per un totale di 2,5 milioni di euro e altri 2 milioni provenienti dal Cipe per avviare la ristrutturazione del Museo. In più oggi versa anche altri 100.000 euro nel fondo di dotazione della Fondazione. Un impegno cruciale senza il quale non saremo qui a parlarne. Importanti impegni di spesa anche da parte della Regione Toscana con 800.000 euro per tre anni (2019-2021) e del Comune di Sesto Fiorentino con 300.000 euro sempre per tre anni (2019-2021). Quello che chiediamo al Comune di Sesto Fiorentino, il socio fondatore più vicino al territorio, è di impegnarsi per fare diventare questa Fondazione di partecipazione un luogo dove il territorio possa realmente partecipare in maniera attiva, vitale e positiva”.