Nel fine settimana la trentunesima edizione delle “Giornate Fai di primavera”: si potrà scoprire anche la storia di Villa Montalvo

CAMPI BISENZIO – Sabato 25 e domenica 26 marzo si rinnova l’appuntamento con le “Giornate Fai di primavera”, il più importante evento dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. E anche in questa 31ª edizione, la manifestazione del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di […]

CAMPI BISENZIO – Sabato 25 e domenica 26 marzo si rinnova l’appuntamento con le “Giornate Fai di primavera”, il più importante evento dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. E anche in questa 31ª edizione, la manifestazione del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutta Italia con visite a contributo libero in oltre 750 luoghi di 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it).

La delegazione Fai di Firenze (composta da Alessandro Capo, Laura Di Egidio, Sara Papiri, Chiara Ricci, Enrico Sartoni, Giuliana Tesoriere e guidata da Carlo Francini) propone la visita a quattro luoghi della cultura non aperti regolarmente al grande pubblico. Dalle 10 alle 17 del 25 e 26 marzo saranno visitabili liberamente nel territorio della Città metropolitana di Firenze: il Palazzo della Banca d’Italia in via dell’Oriolo a Firenze, la Villa Schifanoia sede dell’Istituto Universitario Europeo in via Boccaccio 121 a Firenze, e la Villa Fattoria Montalvo in via di Limite 15 a Campi Bisenzio. A questi si aggiunge su prenotazione per i soli iscritti Fai la Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi in via Fortini 10 a Firenze.

“Proseguendo il lavoro di questi anni i cittadini che vorranno intervenire – dice Francini – saranno accolti in luoghi non aperti al pubblico. In ognuno il visitatore potrà immergersi completamente nel racconto tra passato e presente grazie alla delegazione Fai di Firenze e alla sua squadra di volontari. Si tratta infatti di una mobilitazione di oltre 145 volontari che saranno affiancati  da 245 ragazzi delle scuole del territorio coinvolti nel progetto “Apprendisti Ciceroni®” pronti con entusiasmo ad accogliere chi vorrà mettersi in fila per visitare le nostre meraviglie”. “Un vero e proprio laboratorio civico che avvicina i cittadini ai beni e i cittadini tra loro alla scoperta del patrimonio cercando di offrire una riflessione che guardi alla bellezza, ma anche al rapporto tra uomo e natura. – conclude – La delegazione vuole ringraziare tutte le istituzioni e il loro personale senza le quali non sarebbe stato possibile realizzare le aperture: comune di Campi Bisenzio, Banca d’Italia, Istituto Universitario Europeo, Fondazione di Storia dell’Arte Roberto Longhi”.

A Campi Bisenzio, partendo dalla monumentale Limonaia, “visiteremo i giardini e sale affrescate del piano terreno incontrando la storia delle famiglie che si sono succedute e particolarmente quella degli ispanico-fiorentini Ramirez de Montalvo. Attraverso i loggiati e il giardino interno si giungerà alla Cappella gentilizia dedicato a Sant’Andrea Avellino, oratorio ricostruito nel 1768 dove sarà possibile vedere la tomba di Felice Matteucci, l’inventore italiano del motore a scoppio (1854) che fu proprietario e visse nella villa insieme alla moglie Giulia, l’ultima della famiglia Ramirez de Montalvo. Tutto questo immersi nelle atmosfere di una villa di campagna fiorentina in cui ozio e produzione sono contemperati nello stesso edificio che evidenzia il rapporto tra uomo e natura, centro e periferia”. “Si raccomanda di controllare sul sito i giorni e gli orari di apertura prima della visita e se è necessaria la prenotazione. Verificare sul sito anche eventuali variazioni di programma in caso di condizioni meteo avverse”.